Nella foto, in alto: Matteo Cerri, ricercatore in fisiologia
Alcuni film, definiti di fantascienza, parlavano di ibernazione e poi di rinascita in un’altra epoca ma, ora si pensa che sia possibile addirittura utilizzarla per curare alcune malattie come Alzheimer, cancro e obesità. Questa domanda se l’è fatta Matteo Cerri, ricercatore in fisiologia al Dipartimento di Scienze biomediche della Università di Bologna, tornando da una ricerca in Oregon sulla cura dell’obesità. Cosa succede agli animali che vanno in letargo? Riducono al minimo le funzioni vitali risparmiando energia, un meccanismo che potrebbe essere innescato “spegnendo” un area del cervello che quando si attiva produce più calore, per ora non sappiamo quali siano le sostanze che attivano il meccanismo ne quali lo facciano smettere. L’ibernazione è una veglia con coscienza tenue, le sinapsi si ritraggono per risparmiare energia, quello che succede all’incirca nel Morbo di Alzheimer, quindi utile per curare questa patologia; nel caso del cancro, durante l’ibernazione arresta la crescita tumorale riducendo l’infiammazione tissutale. Per sapere quale sia il meccanismo bisogna studiare il DNA degli animali che vanno in letargo, tra questi c’è il lemure dalla coda larga, un primate molto simile all’uomo. Una grande scoperta che lascia ancora un dubbio, come saremo al risveglio?
Giuliano Regiroli