Una donna che si affaccia al mondo della difesa personale cerca qualcosa di reale, di efficace, ha bisogno di acquisire strumenti in tempi rapidi, strumenti che non siano necessariamente “belli” ed “eleganti” ma siano potenti, determinanti, dei validi ausili in caso di pericolo. Tuttavia la stragrande maggioranza dei corsi non sono strutturati intorno alle esigenze reali delle donne ma sono concepiti per mettere a frutto le caratteristiche fisiche maschili e per venire in contro ad un desiderio, radicato nell’animo dell’uomo, di trionfo nel confronto fisico. Quindi manca sempre l’elemento centrale per una donna: la rapidità dei tempi, l‘efficacia indipendente dalla forza fisica, la concretezza del risultato. Per questo il rapporto delle donne con l’autodifesa è spesso difficile: c’è il bisogno e il desiderio ma ci sono molti ostacoli e si creano forti reticenze: troppo tempo, troppo sforzo, risultati pochi e poco efficaci… Una donna che si affaccia al mondo della difesa personale cerca qualcosa di reale, di efficace, ha bisogno di acquisire strumenti in tempi rapidi, strumenti che non siano necessariamente “belli” ed “eleganti” ma siano potenti, determinanti, dei validi ausili in caso di pericolo. Tuttavia la stragrande maggioranza dei corsi non sono strutturati intorno alle esigenze reali delle donne ma sono concepiti per mettere a frutto le caratteristiche fisiche maschili e per venire in contro ad un desiderio, radicato nell’animo dell’uomo, di trionfo nel confronto fisico. Quindi manca sempre l’elemento centrale per una donna: la rapidità dei tempi, l‘efficacia indipendente dalla forza fisica, la concretezza del risultato. Per questo il rapporto delle donne con l’autodifesa è spesso difficile: c’è il bisogno e il desiderio ma ci sono molti ostacoli e si creano forti reticenze: troppo tempo, troppo sforzo, risultati pochi e poco efficaci…
Giuliano Regiroli