E’ l’incubo degli adolescenti di oggi. E’ un gioco mortale che attraverso la rete sta letteralmente pescando anime di ragazzi fragili. E’ un gioco on line in cui ci si cimenta per superare se stessi e i propri limiti e le proprie paure. E’ un gioco macabro in cui la vittoria consiste nel “ riprendersi la vita “ ovvero morire. E’ un gioco che istiga al suicidio. La morte è la coppa. Le sfide per superare se stessi le regole. In Russia sono ad oggi oltre 300 i decessi di questo malefico, incredibile e surreale gioco on line denominato “ Balena Blu “ ovvero “ The blue whale “ . In Italia non ha ancora preso piede ma in tutta Europa i dati iniziano ad essere allarmanti . La Francia risulta essere lo stato con maggiore incidenza di suicidi da questo gioco, se così si può definire, maledetto. C’è un tutor che addesca la preda e sotto pseudonimi invita al gioco. Un gioco che all’inizio appare innocuo ma che con l’avanzare delle regole inizia sempre più a rivestirsi di macabro terrore. Il tutor accompagna il giocatore a spiaggiarsi, come la balena, per morire solo. Le 50 regole per giocare sono: 1.Incidersi con il rasoio “ f57 “ e inviare la foto al proprio tutor ( è un marchio di fabbrica. Il gioco ha così inizio ) 2. Alzarsi alle 4:20 del mattino e guardare video horror che il capo, il tutor anche detto “ curatore “ ovvero il garante dell’andamento del gioco, invia al partecipante 3. Procurarsi tagli leggeri con un rasoio e inviare la foto per conferma che il livello è superato 4. Disegnare una balena su un foglio ed inviare la foto al capo 5. Incidersi la parola “ YES “ sul braccio per confermare la volontà di diventare una balena e andare al livello successivo 6. Sfida misteriosa al fine di superare le proprie paure. Dalla 7 alla 9 prove di coraggio.
10. Incidersi la parola “ YES “ su una coscia 11. Sveglia alle 4:20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo 12. Guardare altri video per 12 ore consecutivi con le cuffie 13. Ascoltare musica che invia il curatore 14. Tagliarsi il labbro superiore 15. Passare un ago sul palmo della mano ripetutamente Dalla 16 alla 19 andare in bilico su un cornicione di un palazzo cercando di non muoversi 20. Salire su una gru 21. Il curatore controlla il livello e la credibilità del giocatore 22. Avere un confronto con un’altra balena in skype scelta dal curatore del gioco 23. Andare su un tetto e sedersi con le gambe a penzoloni sul cornicione dello stesso 24. Un’altra sfida misteriosa 25. Avere un compito segreto da affidare ad un’altra balena. 26. Incontrare un’altra balena di pari livello 27. Il curatore comunica la data per spiaggiarsi, morire 28. Andare in piena notte, ore 4:20, a visitare i binari di una stazione ferroviaria 29. Silenzio totale per tutto il giorno 30. Inviare al curatore un vocale dove si afferma di essere una balena.Dalla 31 alla 49 svegliarsi alle 4:20 per guardare video psicadelici inviati dal curatore e ascoltare musica scelta sempre dal capo. Ogni giorno farsi un taglio sul corpo e inviare foto che conferma l’avanzare del livello del gioco 50. Saltare da un edificio alto per prendersi la vittoria finale.
La vita. Insomma, un vero e proprio catalogo della morte. Un percorso dentro la depressione , dentro la fragilità di adolescenti sempre più soli e in balia di una rete virtuale che crea in loro una subdola via di fuga da una realtà spesso scomoda. Molti oggi urlano allo scandalo e richiamano l’attenzione dei media per l’ evolversi rapido di questi silenti suicidi di massa. Mentre per alcuni media il gioco maledetto è una vera e propria emergeza sociale, per altri, invece, la balena blue è un piano perfetto creato a tavolino per destabilizzare l’uso smodato di internet. Una fake news insomma. Ma facciamo un passo alle origini. Sembra che il gioco sia nato in Russia con il suicidio di Rina Palenkova che sulla piattaforma social VKONTAKTE abbia documentato il suo suicidio a soli 16 anni, postando foto e video. Da questo gesto è nato un gruppo denominato “ F57 “ e pare fosse un contenitore di informazioni macabre e scottanti con testimonianze di persone con tendenze suicide. Era il 2015 e in Russia, ad oggi da allora, sono stati accertati più di 1500 adolescenti suicidati. Nel 2016 una giornalista russa punta il dito sulle enormi vite perse di ragazzi e scopre che molti di questi facevano parte di un gruppo chiamato “ Balene blue “. Verità? Finzione ? Sicuramente le fragilità e i disturbi di personalità negli adolescenti sono segni tangibili di solitudine. Ognuno ha in sè il naturale bisogno di essere circondati di persone simili con cui sentirsi ” normali “. Condividere il buio con altri che vedono e ” sentono” lo stesso colore nero, rende meno soli. In due, pesa tutto meno, anche la morte.
Thomas Tolin