Nella foto, in alto: Joshua e Ruiz
7 dicembre 2019. Diriyah. Arabia Saudita. Si svolge il match di pugilato Joshua contro Ruiz. E’ in palio il titolo del mondo dei pesi massimi nelle versioni Wba, Ibf e Wbo. Vittoria ai punti, vince Anthony Joshua: due giudici gli hanno assegnato 8 punti di margine (118-110), il terzo dieci (119-109). L’incontro totalmente controllato da Joshua che dice a fine gara: “Ho dovuto lavorare, correggere i miei errori per vincere. Penso di aver dato una lezione di puro pugilato. La boxe è l’arte di colpire senza essere colpiti. Ringrazio tutti gli inglesi che sono venuti fin qui per sostenermi. Il terzo match con Andy? Si può fare”. Ruiz fa fatica, sarà lui stesso poi ad ammettere di essere in sovrappeso e quindi più lento dell’avversario. Si è visto un bello spettacolo, dodici riprese, un grande impegno da parte de due pugili. Joshua dimagrito rispetto al match di New York (107 kg su 1,98 di altezza), sin dal primo round il britannico è apparso mobilissimo sulle gambe, veloce e imprendibile. Un micidiale diretto destro ha inoltre aperto subito l’arcata sopraccigliare di Ruiz, che non ha quasi mai trovato la misura dei colpi, ma è stato il sinistro il colpo sul quale Joshua ha costruito la sua grande prestazione. Tutti i round ben preparati dal campione, solo uno dei quali – l’ottavo- assegnabile a Ruiz. Il resto senza storia.
Claudio Barattucci