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George de La Tour a Milano Palazzo Reale

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Nella foto, in alto: un dipinto di de La Tour

Definito il Caravaggio francese senza essere bohémien come il quasi contemporaneo italiano, La Tour che venne celebrato come pittore di Re Luigi XIII, rimase un pittore lorense, vivendo agiatamente fuori dalla fastosa Parigi, ebbe una vita non proprio fortunata e, dopo la sua morte, rimase nell’oblio fino ai primi del ‘900. Viene definito da Longhi il “vero gentiluomo mascherato del caravaggismo”. Il percorso della mostra si snoda tra “chiaro scuri” e arricchito anche da alcune non meno splendide opere di pittori contemporanei al La Tour. Mentre i dipinti “diurni” mostrano, alla cruda luce del giorno la realtà senza pietà del trascorrere del tempo sui volti dei soggetti che spesso erano persone che vivevano nella povertà, i “notturni”, quasi esclusivi della gamma dei rossi, sono illuminati dalla luce di una candela che lascia un alone di mistero e religioso silenzio attorno alle figure rappresentate. I dipinti di La Tour, Paulus Bor, G. Van Honthorst e altri, provengono da alcuni importanti poli museali francesi, americani e italiani, e trovano a Palazzo Reale una location ideale per ammirarli ed emozionarsi; tra i capolavori presenti: Giovane che soffia su un tizzone, Educazione della Vergine, Maddalena penitente, La Negazione di Pietro, Suonatore di Ghironda col cane. La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e Mondo Mostre Skira, è a cura della Prof.sa Francesca Cappelletti e di Thomas Clement Salomon.

Tiziana Gatti

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