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La notte insegue sempre il giorno

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Tendenzialmente, chi scrive, è mentalmente positiva e cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Ma, in questi tristi momenti, non è facile! Il  bombardamento mediatico è talmente intenso e vario che è difficile essere tutti i giorni lucidi e con i piedi zavorrati a terra. Ci vorrebbe un filtro a maglie strette perché esiste  un dilagare di sanitari improvvisati che danno consigli a destra e a manca. Che diffondono notizie allarmanti, poi smentite e poi di nuovo riproposte… e sul pesante. Lasciamo perdere, un attimo, per ora  questo “piccolo essere coronato” che ci sta dando parecchio filo da torcere e pensiamo invece se, prima di un mese fa avremmo mai pensato alla lentezza… si, proprio, a quella lentezza che ti permette di prendere in mano la tua vita. In questi giorni in cui il silenzio della strada diventa rumoroso proviamo a rallentare il ritmo frenetico a cui eravamo sottoposti. Ascoltiamoci e riflettiamo. Dedichiamoci a quelle attività per le quali non abbiamo mai avuto tempo sufficiente. Stare in casa perché si è costretti può essere difficile, pesante. Ma pensiamo a chi non l’ha scelto ed è diventato il loro modo di vivere come, per esempio, per alcuni ammalati. Pensiamo a chi sta facendo sacrifici per farci stare bene. A chi sta peggio di noi… a chi  deve stare in strada (e non va bene!) perché una casa non ce l’ha. Ne abbiamo passate tante e anche peggiori, eppure noi italiani abbiamo più delle famose sette vite dei gatti. Sappiamo rialzarci sempre. Anche questa volta ce la faremo. Tutti insieme senza nessuna distinzione. Piangeremo per chi non ce la farà.  Gioiremo per ogni persona che ne uscirà vincente. Guardate i bambini come disegnano questo momento, con un arcobaleno e la scritta: “Andrà tutto bene”.

               Tiziana Gatti

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