La Pasqua ebraica e quella cristiana cadono sotto il segno dell’Ariete. Ma cos’è l’ariete? L’Ariete (o Montone) è il maschio adulto della pecora. La pecora è un animale addomesticato sia dai tempi antichi e la sua presenza come animale si trova in tutto il globo. Nel mondo greco-romano come in quello biblico, l’ariete è l’animale che rappresenta il sacrificio. Nella mitologia greca, l’ariete è associato al mito del Vello d’Oro. Il poeta Apollonio di Rodi narra, che un principe di nome Frisso avesse rifiutato, la corte della zia Biadice offesa dal suo comportamento decise di vendicarsi, accusandolo davanti al marito di averle tentato violenza. Da questa menzogna sul paese piombò un’epidemia di peste. Il marito consulta l’oracolo che la peste sarebbe cessata solo con il sacrificio del colpevole (Frisso) e della sorella Elle. Zeus sapendo la verità decise di salvare i due innocenti, mandando in loro soccorso una nuvola che celava un ariete d’oro proteggendoli con il suo manto, definendo così il mito del vello d’oro.
Il Cristo muore il giorno del Pesàh, che era la festa degli Ebrei. La Pesàh era una festa che coincideva con l’inizio della primavera, calcolato non sul corso del sole, ma su quello della luna. Pesàh significa letteralmente “saltar oltre”, in ricordo della notte in cui Yahweh saltò oltre, ovvero oltrepassò le case degli Israeliti. Le case macchiate dal sangue dell’agnello sacrificato (agnello pasquale), risparmiando i primogeniti maschi. Nel Nuovo Testamento (Giovanni 1, 29-34), Giovanni Battista lungo il Giordano quando vede Gesù venire verso di lui, esclamò: “Ecco l’agnello di Dio, ecco COLUI che toglie i peccati del mondo”. L’agnello della Pasqua cristiana risorge dalla morte.
Prima ancora, nell’ Antico Testamento l’agnello costituiva la vittima abituale dei sacrifici. (nell’olocausto del mattino e della sera, del sabato, di tutte le feste). Immolato per la prima volta alla partenza degli Ebrei dall’Egitto (Esodo, 12, 2-11). Così San Paolo ci spiega, che i cristiani come già gli Ebrei, sono liberati dalla schiavitù spirituale mediante il sangue dell’Agnello. Nel giorno di Pasqua ecco spiegato il significato del mangiare l’Agnello. “Agnus Dei”.