Il cantautore genovese Andrea Sigona racconta come è nata la canzone “Dov’è Silvia Romano”, dedicata alla giovane volontaria rapita in Kenya 17 mesi fa. Con un appello al Capo dello Stato
Speciale by
Sandro Pintus
Dal 20 novembre 2018, da quando cioè Silvia Romano è stata rapita, Africa ExPress, ha pubblicato una quarantina di articoli e servizi giornalistici. La maggior parte dei quali sono reportage realizzati grazie alla campagna di crowdfunding dei nostri lettori.
Abbiamo chiesto ad Andrea Sigona, cantautore e narratore genovese, cosa ne pensasse dell’idea di scrivere una canzone per Silvia. Una proposta accettata con grande entusiasmo. Abbiamo intervistato Andrea e assieme a quello che ci ha detto pubblichiamo per i nostri lettori la “Ballata per Silvia”.
La tua ballata, “Dov’è Silvia Romano”, oltre che dedicata alla giovane volontaria della onlus Africa Milele, è anche un appello a due grandi cariche istituzionali del Paese: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte…
Mi sono ricordato che il Capo dello Stato aveva manifestato forte preoccupazione per il rapimento della giovane volontaria e avevo letto che Africa ExPress aveva scritto una lettera aperta al premier Conte per conoscere cosa si sapeva su Silvia. Il mio appello è rivolto anche al presidente della Somalia, dove si sospetta sia stata portata, e a quello del Kenya, Paese dove è stata rapita.
Come é nato il testo della canzone?
Ho messo la foto di Silvia sullo schermo del computer e ho lasciato andare la penna. Le parole della canzone sono rivolte al Presidente ma anche alla ragazza. Anche se non conosco Silvia personalmente ho parlato anche a lei. Quando sarà liberata spero di incontrarla perché è una bella persona, è una donna che ha lavorato tanto per gli ultimi, per i bambini. È come se avessi avuto a che fare con qualcuno che lavora con Emergency. Non sta dalla parte dei vincitori o dei vinti. Sta dalla parte degli sfruttati, di coloro che hanno bisogno. Credo che aiutare chi ha bisogno sia la prima regola che Silvia si è data.
Hai già trattato di Africa in un tuo brano che si chiama “Coltan”, uno dei minerali indispensabili per la costruzione dei nostri cellulari. In quelle miniere lavorano bambini. Un esempio di sfruttamento del lavoro infantile…
Ho lavorato a “Coltan” con Massimo Alberizzi (direttore di Africa ExPress ndr) che lo ha trovato un gran bel pezzo. Una volta terminato l’arrangiamento musicale, è venuto un bel lavoro. Mi piacerebbe portare in studio anche la ballata per Silvia che per il momento è solo chitarra e voce.
Il cantautore genovese Andrea Sigona canta “Dov’è Silvia Romano” scritta per la giovane volontaria rapita in Kenya (Copyright © Andrea Sigona)
Come vedi l’Africa?
La vedo confusa, credo come la maggior parte degli europei, e lontana. Ora, con il Coronavirus, sembra un po’ più vicina e riusciamo a capire qualcosa di più. Anche riguardo all’epidemia di ebola: una guerra senza bombe ma una guerra terribile. Purtroppo siamo ancora abituati a vedere l’Africa come se fosse un nemico, ma non è così.
Nella tua carriera artistica sei impegnato con gli “ultimi della terra”…
Sono orientato su quel grande tema: gli “ultimi degli ultimi”. Quelli che papa Francesco definisce i senza voce. Non c’è niente di peggio che non avere voce. È importante dare voce a coloro che non ce l’hanno. Che sia un Paese, una popolazione o una persona. Nel mio piccolo cerco di dare parole e musica rivolte a loro ma che rivolgo anche a me stesso perché lo loro problematiche mi colpiscono. Non sono capace di fare canzoni “ballabili”. Le mie canzoni sono costruite su storie o problematiche.
Chi È Andrea Sigona
È un cantautore e narratore genovese indipendente ma anche musicista, paroliere, arrangiatore. Tra il 2008 e il 2012 ha pubblicato diversi album con l’etichetta l’Atlantide Promotion “Passaggi” e “Santi & Delinquenti”
Nel 2015 è uscito l’ultimo suo lavoro: “Memorie Ritrovate-il prologo”. L’opera oltre ad essere un disco è anche un reading teatrale. Ha svolto fino ad oggi circa 200 concerti in tutta Italia. Suona chitarra acustica, chitarra classica, pianoforte, armonica a bocca. Andrea, per il suo impegno sociale, il 22 aprile, a Milano, sarà premiato per la seconda volta dall’associazione “Ponti di Memoria”. La premiazione, alle 21:00, avverrà in streaming a causa del lockdown per l’epidemia di Covid-19.
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Sandro Pintus
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