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LAV. Dal 2022 stop agli allevamenti di pellicce in Italia

Buone notizie per gli amanti degli animali! A partire da quest’anno nel nostro paese saranno chiusi e vietati tutti gli allevamenti di visoni e degli altri animali da pelliccia. Si tratta di una grande vittoria dell’associazione LAV (Lega Anti Vivisezione) che per anni ha combattuto al riguardo e dichiara che arrivare a questo risultato, fino a qualche tempo fa, sembrava pressoché impossibile. Ricordiamo la loro battaglia fin dall’inizio, quando nel 2013 hanno lanciato per la prima volta la campagna “#VisoniLiberi” la quale ha raggiunto oltre le 200mila firme per chiedere al Governo l’abolizione degli allevamenti di animali da pellicce. Sempre lo stesso anno, hanno reso pubblica la prima indagine negli allevamenti intensivi di visoni, grazie alla quale sono riusciti in seguito a chiudere ben cinque importanti allevamenti, e ad evitare la costruzione dell’allevamento di pellicce che sarebbe divenuto il più grande del Paese.  A quest’ultima indagine ne sono seguite altre quattro, che hanno raggiunto un pubblico sempre più numeroso, anche grazie all’interesse dei media nazionali. Infatti, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla Legge di Bilancio 2022 della Senatrice De Petris (Leu) e di altri senatori. Risulta oramai ufficiale che gli ultimi cinque allevamenti rimasti attivi dovranno svuotare le gabbie entro il 30 giugno 2022.  Sono stati concessi da parte dello Stato indennizzi economici agli allevatori, e contributi del 30% in base al fatturato dell’ultimo anno. Quest’importante emendamento permetterà anche di salvare 7.039 visoni riproduttori presenti ad oggi negli ultimi allevamenti situati in Emilia-Romagna, Lombardia ed Abruzzo.

Nella foto, in alto: due bellissimi visoni

L’improvvisa accelerazione a riguardo è arrivata nell’ultimo anno, soprattutto a seguito della diffusione della pandemia del virus Covid-19 anche negli allevamenti di visoni. Infatti, dopo l’abbattimento di circa 30mila animali contagiati dal virus, l’associazione LAV ha lanciato la campagna “#EmergenzaVisoni” e poco dopo è arrivata una prima ordinanza proveniente dal Ministro della Salute che ha imposto la sospensione degli allevamenti di animali da pelliccia fino al 31 dicembre 2021. In modo da evitare il rischio di nuovi focolai, e per tutela della salute pubblica a fronte dell’attuale emergenza sanitaria. L’obiettivo della LAV è stato raggiunto, ma l’associazione dichiara che non si fermerà fino a quando questo divieto sarà esteso anche a livello europeo. Sarà forse questo il primo passo per decretare la fine di tutto quel sistema economico che alimenta il commercio di pellicce?

Nadege Bruni

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