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“1472. L’arte tipografica incontra la Commedia”. Una mostra d’eccellenza al Castello Sforzesco di Milano

Si conclude oggi la mostra “1472. L’arte tipografica incontra la Commedia”, allestita presso la Sala del Tesoro del Castello Sforzesco di Milano. La mostra, a cura di Isabella Fiorentini e Loredana Minenna, è una produzione dell’Archivio Storico Civico e della Biblioteca Trivulziana e rappresenta l’ideale pendant dell’esibizione organizzata dalla Trivulziana nel 2015. 

Un’occasione unica per ammirare le prime edizioni a stampa del della Divina Commedia attraverso la grande collezione milanese dei Trivulzio, di cui la Biblioteca Trivulziana di Milano è oggi erede: l’unica collezione al mondo completa di tutte e quindici le edizioni del poema di Dante pubblicate nei primi decenni della storia della stampa. 

Nella foto, in alto: Dante Alighieri, Commedia, Foligno, Johann Neumeister ed Evangelista Angelini, 11 aprile 1472 (Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. Inc. Dante 7) da http://graficheincomune.comune.milano.it/

La mostra, organizzata a margine del settimo centenario dalla morte di Dante, avvenuta nel 1321, viene proposta al pubblico in occasione dei 550 anni dell’editio princeps (prima edizione a stampa, NdR.) della Commedia. Questa fu data alle stampe a Foligno l’11 aprile 1472 a cura di Evangelista Angelini e per opera del tipografo tedesco Johann Neumeister e dell’incisore Emiliano degli Orfini.

Negli espositori della splendida Sala del Tesoro, poi, si possono ammirare esemplari preziosissimi, incunaboli (edizioni a stampa del Quattrocento, NdR.) dal valore storico e filologico inestimabile. Soprattutto considerando che, sia gli autografi danteschi, sia i primi esemplari manoscritti della Commedia, sono andati irrimediabilmente perduti, data la fama immediata e la convulsa circolazione di cui è stato protagonista il poema fin dai primissimi anni.

Nella foto, in alto: Dante Alighieri, Commedia, Mantova, Giorgio di Augusta e Paolo Butzbach, [tra l’11 aprile e il 18 luglio] 1472 (Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. Inc. Dante 8) da http://graficheincomune.comune.milano.it/

Tra gli incunaboli di maggior pregio, presenti anche le altre due edizioni che si contendono il primato di editio princeps con l’esemplare di Foligno. La prima è l’edizione stampata a Mantova per opera di Giorgio di Augusta e Paolo Butzbach, con la cura editoriale dell’umanista Colombino Veronese, tra l’11 aprile e il 18 luglio 1472, impreziosita da un elegante fregio miniato quattrocentesco nella carta incipitaria. La seconda è la Commedia edita dal tipografo veronese Federico de’ Conti, presumibilmente a Venezia il 18 luglio 1472, unica copia integra conservata in Italia di questa edizione.

Nella foto, in alto: Dante Alighieri, Commedia, [Napoli, Francesco del Tuppo, ca. 1478]
(Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. Inc. Dante 13)
da http://graficheincomune.comune.milano.it/

Presente all’appello anche la rarissima edizione di Napoli data alle stampe da Francesco del Tuppo nel 1478, di cui sono noti solamente tre esemplari in tutto il mondo.

Un vero e proprio gioiello della mostra è anche la prima e unica edizione fiorentina quattrocentesca della Commedia, stampata nel 1481 proprio a Firenze, città di Dante. Un incunabolo di straordinaria bellezza per la sua veste grafica, il formato imponente, l’apparato illustrativo costituito da tavole calcografiche realizzate dall’orafo Baccio Baldini, sulla base di disegni attribuiti niente meno che a Sandro Botticelli. Prezioso anche nel contenuto, in quanto presenta il commento inedito dell’umanista fiorentino Cristoforo Landino, divenuto canonico per tutte le edizioni successive.

Nella foto, in alto: Dante Alighieri, Commedia (commento di Cristoforo Landino),
Firenze, Niccolò di Lorenzo, 30 agosto 1481
(Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. Inc. Dante 1)
da http://graficheincomune.comune.milano.it/

Il percorso espositivo, attento a un pubblico vasto e non di soli esperti, permette al visitatore di addentrarsi nei misteri della tipografia dantesca, illustrando in modo chiaro ed efficace le scelte degli editori in merito all’impaginazione, ai caratteri e ai modelli testuali proposti dal primo mercato editoriale italiano.

Inoltre, sono stati allestiti apparati didascalici che offrono una spiegazione dei termini tecnici del mondo della tipografia e pannelli che costituiscono un interessante percorso didattico, con disegni di Adriano Carnevali e una serie di domande-gioco per incuriosire i più piccoli. Un ottimo spunto anche per i docenti che vogliono introdurre i loro alunni alla Commedia in modo accattivante e stimolante.

Infine, una scenografia originale, che utilizza le tavole di due tra le principali edizioni quattrocentesche illustrate del poema e cattura l’attenzione del visitatore, illustrando l’incipit (inizio, NdR.) di Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Disponibile online, per chi se la fosse persa, una dettagliata guida alla mostra e l’elenco delle opere esposte, con la possibilità di sfogliarle in digitale: http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/bacheca/1472.

Luana Vizzini

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