La sua nazione? il Brasile. Ottantadue i suoi natali. Dopodiché, si è eclissato. Si è spento. Se ne è andato… in silenzio. Ma chi? Edson Arantes do Nascimento, alias Pele’. Conosciutissimo in tutto il mondo. Noto come uno dei calciatori fra i migliori di tutti i tempi. Il Muhammad Alì del pallone! The greatest! Un mito. Ma un “mito umano” per cui si è ammalato! Un’insufficienza multipla degli organi l’ha braccato, a causa del cancro al colon. Questa è la vera cagione della sua dipartita. Una “leggenda di natura umana” e per questo vulnerabile… come ogni persona sulla terra. Vincitore di tre Coppe del Mondo e portabandiera del “bon jeu” nell’intero globo. Il suo ruolo? Di regola, centrocampista, o attaccante. Uno stile e una perfezione molto elevati nel campo da gioco. Con i dribbling, insuperabile sotto tutti i punti di vista. Poteva liberarsi di uno, o più avversari, in spazi piccolissimi. Fisico possente. Gambe muscolose. Le sue doti atletiche eccellenti. Cosa bella? Il suo magistrale colpo d’occhio e la sua velocità d’esecuzione che gli permettevano di concludere a rete, con spettacolari sforbiciate e rovesciate aeree. Acrobazie rocambolesche. Un fuoriclasse, con tutti i sacri crismi. Con i suoi gesti tecnici, infatti, ha emozionato intere generazioni, ma soprattutto ha anticipato tanti altri recordmen che hanno imitato le sue partite. La squadra principale dove giocò il grande Pelè fu, per la maggior parte della sua carriera, il Santos. Team nazionale del suo Paese. Con la maglia del Brasile, infatti, Pelé ha disputato in totale 92 partite (67 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte), realizzando 77 reti. Miglior cannoniere della Nazionale brasiliana, di ogni tempo, e vincendo tre Mondiali. L’asso brasiliano non è mai approdato in Europa, ma si è trasferito negli States negli ultimi anni di carriera, dove ha conquistato un Campionato NASL con i New York Cosmos. È l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio.
Il presidente del Brasile Bolsonaro ha sancito tre giorni di lutto per la morte di Pelé, detto anche O Rey, o Perla Nera. Fu un uomo poliedrico. Infatti, dopo il calcio si dette alla politica mettendosi in mostra come ministro anche in “altro campo”. Ministro dello sport, naturalmente. Il suo corpo è stato tumulato nel cimitero verticale della sua città (Memorial Necrópole Ecumenica, ndr.). Cimitero famoso per essere il più alto del mondo. Pelé è morto ma rimarrà il suo ricordo indelebile nella memoria di tutti noi! Indosserà una sorta di manto d’immortalità. Tra goal e trionfi, piange il mondo dello sport e piange il mondo della politica… oltre la sua famiglia (si sposò tre volte ed ebbe parecchi figli, ndr.). Che la terra ti sia lieve… big champion!
Salvatore La Verde