Mikela Angelikova
Edizioni Pubme (collana Dark-Bright Love)
Euro 18,00
E’ in libreria la nuova opera di Mikela Angelikova dal titolo “Born to kill”(nato per uccidere). Born to Kill è il titolo di un film noir in bianco e nero, girato negli Stati Uniti nel 1947 e diretto da Robert Vise ed anche il motto dei marines in Vietnam nel film di Kubrik “Full Metal Jacket” del 1887. Entrambi sono ispirati a romanzi, per tanto non è da escluderne una prossima trasposizione cinematografica. Il libro è un Mafa Romance , un genere sempre più diffuso tra i noir, anzi potremmo definirlo un’evoluzione del noir. Mafia, codice d’onore, soldi, armi, cartelli, nemici, morte, tradimenti, obblighi verso la propria “famiglia” di appartenenza, amori contrastati; è questo il mondo in cui introduce questo genere. La mafia non è solo quella siciliana, ma uno “stile di vita” presente su tutto il pianeta. Dove c’è chi non ha voce in capitolo in nessuna decisione, chi tante volte prova a ribellarsi.
La famiglia e gli affari vengono prima dell’amore. L’uomo o la donna non hanno scelta, tutto è deciso, anzi, qualcuno ha deciso. La parola mafia nasconde uno stato d’animo, una filosofia della vita, una concezione della società e del mondo, un “codice morale”, dei comportamenti che costituiscono un modo di essere e di pensare che appartengono non solo agli uomini di una determinata organizzazione criminale ma all’intera società. Tutto questo gli autori cercano di attenuarlo inserendo una storia d’amore, possibilmente a lieto fine. Sono storie forti quelle che prendono vita, dove l’amore non guarda in faccia niente e nessuno, un amore che prende il sopravvento e che non si ferma davanti a nulla.
Non si ferma davanti alla morte, né davanti a un destino che sembra scritto, non si ferma davanti alla differenza tra bene e male. Mikela Angelicova ambienta il suo racconto in Georgia, vicino al fiume Kura che attraversa la regione per poi sfociare nel Mar Caspio, il fiume dove iniziò l’attività di rapinatore di banche un giovane Stalin per finanziare la rivoluzione, un fiume che se parlasse ne avrebbe da raccontare. Da qui scorre un racconto pieno di: Passione. Amore. Vendetta. Oltre alla struttura avvincente sono interessanti i riferimenti storici, come quello relativo all’emigrazione tedesca ai tempi dell’imperatrice Caterina II di Russia, che denotano una grande ricerca da parte dell’autrice. Il libro è dedicato ad un misterioso marito ed inizia con una citazione di Nietsche: “E’ vero, io sono una foresta e una notte di alberi scuri: ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà decine di rose rosse sotto i miei cipressi.” Non resta che leggerlo tutto d’un fiato.
Massimo Cingolani