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Il Serpente della superstizione. Miti e credenze sull’Africa

Nella foto, in alto: un serpente disegnato

L’Africa, un continente vasto e ricco di diversità culturale e naturale, è spesso associata non solo alla sua incredibile fauna selvatica, ma anche alle numerose leggende e superstizioni che la circondano. Tra queste, il serpente occupa un ruolo di spicco, simbolo di mistero e potere in molte culture africane. In questo articolo, esploriamo alcuni dei miti e delle credenze superstiziose legate ai serpenti nell’Africa contemporanea.

Nella foto, in alto: un bel esemplare di serpente africano

L’importanza del serpente nelle culture africane In molte culture africane, il serpente è visto come una creatura sacra e potente. Essa è spesso collegata a storie di creazione, spiritualità e guarigione. Le diverse tribù e comunità hanno sviluppato una vasta gamma di miti e credenze riguardanti i serpenti: Serpenti e Divinità: In alcune culture, i serpenti sono considerati incarnazioni di divinità o spiriti ancestrali. Ad esempio, il popolo Yoruba in Nigeria venera Ifá, il dio della divinazione, spesso associato ai serpenti. In Benin e Togo, il culto del serpente pythone è diffuso e considerato simbolo di protezione e fertilità. Guarigione e Medicina: In molte società africane, i serpenti sono associati alla guarigione. Gli stregoni (chiamati anche “sangoma” in alcune culture) utilizzano talvolta parti di serpenti nelle loro pratiche mediche tradizionali. La pelle, i denti e altre parti del corpo del serpente sono ritenuti avere poteri curativi.

Nella foto, in alto: ancora un serpente africano di colore rosso

Miti di Creazione: Diverse leggende africane vedono il serpente come una figura centrale nella creazione del mondo. Per esempio, tra i Dogon del Mali, esiste un mito in cui un gigante serpente chiamato “Nommo” è inviato dagli dei per stabilire l’ordine nel caos primordiale.

Il Serpente nelle credenze contemporanee

Anche se molte di queste credenze superstiziose sono antiche, influenze moderni continuano a plasmarle. Oggi, il serpente è ancora temuto e rispettato in molte aree rurali del continente:

Superstizioni e Pratiche Quotidiane: Alcuni credono che avvistare un serpente porti sfortuna, mentre altri vedono i serpenti come presagi di cambiamenti imminenti. In certe comunità, si crede che uccidere un serpente porti maledizioni alla propria famiglia.

Economia e Turismo: Certi luoghi sfruttano queste credenze per attrarre turisti. Ad esempio, il tempio dei serpenti a Ouidah, in Benin, è un importante centro turistico dove i visitatori possono apprendere le leggende locali e osservare centinaia di serpenti sacri. Il serpente resta una figura potente e misteriosa nel cuore delle culture africane. Le superstizioni e i miti che lo circondano riflettono la profondità delle tradizioni orali e delle credenze spirituali che hanno attraversato i secoli. Anche sotto l’influenza della modernità, il serpente continua ad essere un simbolo affascinante di potere, guarigione e mistero nell’Africa contemporanea. In un mondo sempre più globalizzato, è cruciale preservare e rispettare queste antiche tradizioni, che ci offrono una finestra sul ricco e variegato patrimonio culturale del continente africano.

Michel Thiam

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