Nella foto, in alto: atleti, non fate più questo gesto!
Mi sono sempre chiesto quanti atleti fumino nonostante la classe medica continui ad ammonire sui rischi e sui pericoli causati da questa dipendenza voluttuaria. Sembrerebbe una contraddizione cercare il massimo dell’efficienza fisica e trascurare un pericolo minimizzando anche verso se stessi un comportamento a rischio che sicuramente riduce l’ossigenazione nei tessuti muscolari che ne hanno bisogno per produrre energia. Fumando veniamo bombardati da più di 4000 sostanze tossiche responsabili di numerose patologie tumorali e degenerative. Si possono contare più di 60 sostanze cancerogene presenti nelle sigarette, ma non si pensa che a causa delle agricolture iperfertilizzate occidentali con polifosfati, abbiamo anche la presenza del micidiale polonio radioattivo 210. In verità nei Paesi con agricoltura povera come in Africa e in India i tabacchi sono 15 volte meno radioattivi di quelli americani. Le multinazionali del tabacco dagli anni Sessanta erano a conoscenza della radioattività del fumo di tabacco per colpa del polonio 210 e che era possibile renderlo meno radioattivo con metodi antieconomici. Per cui hanno mantenuto uno stretto silenzio sul problema, ma chi volesse approfondirlo può trovarlo sulla rivista Tabaccologia, organo ufficiale della società italiana di tabaccologia-SITAB.
Nella foto, in alto: sportivi, spegnete l’uiltima sigaretta e non accendetene più. Questo è il gesto esatto!!!
Atleti fumatori che non avete ancora deciso di smettere di fumare eludendo i consigli dei vostri preparatori, oltre l’Rxdel torace fate una spirometria e controllate l’ossimetria periferica, ma pensate che con il comportamento autolesionista il fumatore dovrà ricordarsi sempre come aiuto motivazionale che per la componente radioattiva insolubile rappresentata dal piombo 210 non bastano i broncodilatatori o i mucolitici e gli antiossidanti.
Nella foto, in basso: il dr. Ennio Pasquinucci nella suo ambulatorio privato meneghino