Il 15 maggio 1796, l’esercito francese al comando del generale Napoleone Bonaparte entra vittorioso a Milano. Si fa incoronare re d’Italia con la corona ferrea. Si dice che la corona sia stata realizzata con un chiodo di Cristo, pertanto oltre al fatto che i re fin dal Medioevo si facevano incoronare con essa, è venerata come reliquia. Da Monza venne portata sull’altare nel Duomo di Milano. Ad oggi è conservata nel Duomo di Monza
nella cappella di Teodolinda. Formato il Regno D’Italia (1805) si vengono a formare stati satelliti governati dai parenti di Napoleone Imperatore. Per la sua incoronazione Napoleone ordina perentoriamente nel 1805, di completare la facciata del Duomo. C’è un grande interesse tra gli studiosi per l’arte per l’antichità anche a causa delle precedenti scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei. L’Italia ricca di opere d’arte, i Governi decidono di potenziare le Accademie Artistiche. A proposito l’Accademia di Brera di Milano istituita nel 1776, da Napoleone e nel 1809, viene contemporaneamente istituita la Pinacoteca di Brera
a scopi didattici per poi nel 1809 aperta al pubblico. Nel cortile d’ingresso troviamo una statua di bronzo realizzata dal Canova (scultore Neoclassico), raffigurante Napoleone nelle vesti di Marte Pacificatore. Siamo nel periodo artistico Neoclassico. In un periodo storico-artistico dove si prende spunto dalla Roma e Grecia antica. Napoleone a Milano vuole ricreare la sua Parigi. E vuole far diventare Milano una delle Capitali del suo Impero. Da questo ideale molto ambizioso chiama a Milano una serie di architetti e ingegneri per pianificare la città. L’efficienza degli architetti dell’epoca e la scelta dello stile Neoclassico per i monumenti e edifici che avevano il compito di rappresentare il potere di Napoleone. A Milano li possiamo ancora oggi vedere e ammirare. Per un’elencazione libera alcuni sono: l’Arena e il Parco Sempione.
Nella foto, in alto: l’Arco della Pace a Milano
L’arco della Pace, i Propilei di Porta Ticinese, Porta Nuova, Porta Venezia, Porta Vercellina è rimasta oggi solo la via. Abbiamo anche la ristrutturazione di diversi edifici di edilizia privata. Urbanisticamente possiamo vedere in parte il Foro Bonaparte antistante al Castello Sforzesco che invece di essere demolito fu trasformato in caserma.
Stefania Monciardini