Nella foto, in alto. Veduta d’insieme del castello Sforzesco
Il Castello Sforzesco, inizialmente fu costruito per la difesa e il controllo della città. Edificato da Galeazzo I Visconti nel 1368, al confine della città Medioevale di Milano. Nel 1450 il duca Francesco Sforza, signore di Milano, ricostruì il Castello come residenza per i signori della città e chiamò diversi artisti come il Filarete, il Bramante e Leonardo. Al Filarete affidò l’incarico della sistemazione del castello, per renderlo più elegante costruendo i due torrioni circolari che furono abbelliti da pietre bugnate e dall’inserimento dello stemma degli Sforza. Nel 1452 sulla facciata principale del castello, nel centro, il Filarete realizzò la torre in stile rinascimentale. A Leonardo affidò l’incarico di progettare la città di Milano. Egli pensò all’urbanistica della città sulla base delle teorie di Leon Battista Alberti e del Filarete la quale doveva essere circolare, o impostata su schemi radiocentrici, che prevedevano di avere nel centro di essa un castello. Nel trattato di architettura del Filarete, scritto tra il 1460 e il 1464, si affronta il tema della città ideale, chiamata “sforzinda”, in omaggio al duca, evidenziando uno schema a pianta stellare, con la sistemazione stradale radiocentrica. Nel 1466 Galeazzo Maria, figlio di Francesco Sforza, decise di abitare al Castello, intendendo fare dell’antica fortezza Viscontea la residenza ducale assumendo la doppia funzione di sede difensiva e residenza del signore. Egli diede l’avvio ad una serie di lavori che riguardavano l’ampliamento e la decorazione di alcuni ambienti. Trasformando il Castello in residenza anche il successivo proprietario, Ludovico detto il Moro nel Rinascimento, aprì la sua corte a molti fra i maggiori pittori ed architetti dell’epoca, tra cui Leonardo da Vinci. L’interno del castello si configura a forma quadrangolare, suddiviso internamente da tre cortili. La destinazione d’uso del castello attuale è quella di museo, costituendo una testimonianza tangibile della storia della città di Milano. Tra il 1893-1905, il castello subì un’opera di restauro grazie alla battaglia portata avanti dal restauratore Luca Beltrami, che andò contro gli interessi dell’imprenditoria privata, che avrebbero preferito demolirlo.