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Conoscere Milano. Strutture difensive. Mura e castello

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Nella foto, in alto: il parco del castello Sforzesco
Le città, anticamente spesso venivano invase, di conseguenza si costruivano intorno delle mura allo  scopo di proteggere la città.  Milano che è una città molto antica, si può ancora distinguere in alcuni punti queste antiche mura con le sue relative porte d’ingresso.
Si possono distinguere mura di  tre epoche differenti: le mura Romane, mura Medioevali e mura Spagnole. Esse, insieme ai Navigli, hanno contribuito a creare l’assetto urbanistico attuale della città sviluppandosi a forma di “raggiera” cioè costruite intorno ad un perimetro circolare. Milano all’epoca romana presentava  una struttura urbana differente da quella attuale. Si sviluppava sul cardo e decumano cioè aveva un assetto urbano come quello di Roma a scacchiera, con all’ estremità  le porte d’ingresso alla città.Le porte si chiamavano:
Porta Cumana, Porta Orientale o Argentea, Porta Romana, Porta Ticinese, porta  Nuova nell’attuale via Manzoni all’altezza di via Montenapoleone e la Tonsa al Verziere vicino via Larga. A Milano delle mura Romane è rimasto solo qualche frammento visibile all’altezza di  via Torino in prossimità del Carrobbio, non vedi le mura ma una torretta.  Nel medioevo la tecnica costruttiva delle mura si perfeziona.  Vengono realizzati in prossimità delle mura di protezione dei fossati e riempiti d’acqua. Un esempio costruttivo per avere un’idea lo possiamo vedere al Castello Sforzesco. Passiamo ora alle mura spagnole che vanno a sostituire quelle medioevale.  Le mura spagnole  realizzate intorno al 1548, sono chiamate così  perchè Milano in quell’epoca era dominata dagli spagnoli. Le parti di mura visibili ancora oggi sono chiamati bastioni e distinguono la città in circonvallazione interna appunto confina con le mura spagnole e circonvallazione esterna che è la parte moderna della città e viene percorsa dal filobus 90-91 e 92.
Le mura furono demolite in tre momenti storici diversi. Milano alla fine del 1700, era ancora dentro le mura Spagnole e la loro definitiva demolizione avvenne solo dopo la seconda guerra Mondiale.  Per la realizzazione dell’attuale circonvallazione interna dei Bastioni Spagnoli, si è seguito il tracciato delle antiche mura Spagnole.
 Il Castello Sforzesco, fu costruito per la difesa e il controllo della città. Edificato da Galeazzo I Visconti nel 1368, al confine della città Medioevale di Milano. Nel 1450 il duca Francesco Sforza, signore di Milano, ricostruì il Castello come residenza per i signori della città e chiamò diversi artisti, come il Filarete, il Bramante e Leonardo. Al Filarete affidò l’incarico della sistemazione del castello, per renderlo più elegante costruendo i due torrioni circolari che furono abbelliti da pietre bugnate e dall’inserimento dello stemma degli Sforza. Nel 1452 sulla facciata principale del castello, nel centro, il Filarete realizzò la torre in stile rinascimentale. Nel 1535, passato sotto il dominio spagnolo, il castello perde il ruolo di dimora signorile e diviene sede di una guarnigione di soldati, potenziano la fortificazione con la costruzione di un nuovo sistema difensivo. nel 1796, con l’arrivo in Italia di Napoleone, con decreto del 23 giugno 1800 Napoleone ordina la totale demolizione del complesso fortificato. Ma non venne completata. Tra il 1893-1905, il castello subì un’opera di restauro grazie all’architetto Luca Beltrami, che andò contro gli interessi dell’imprenditoria privata, che avrebbero preferito demolirlo. L’interno del castello si configura a forma quadrangolare, suddiviso internamente da tre cortili. La destinazione d’uso del castello attuale è quella di museo, costituendo una testimonianza tangibile della storia della città di Milano. In una delle sale del Castello è presente la Pietà Rondanini di Michelangelo.
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Nella foto, in alto: il castello Sforzesco illuminato
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