Si chiamava Lusparda. Figlia naturale dei reali del Messico. Era conosciuta come Wanda la Bolognese. Fu musa ispiratrice del giornalista Indro Montanelli che scrisse il saggio critico Addio Wanda edito da Longanesi, a ridosso dell’entrata in vigore della legge Merlin.
Il 20 settembre del 1958 tutti i postriboli d’Italia dovettero chiudere i battenti e la Wanda non potè non sottostare alla legge di allora. Parrebbe che quella sera gran parte della redazione del quotidiano La Notte fosse lì a tirare tardi e a raccogliere testimonianze e interviste sulla chiusura del lupanare nel cuore di Brera a Milano.
A cinquantotto anni di distanza da quella data in cui tutte le tenutarie d’Italia non poterono più esercitare la loro attività, il Teatro della Memoria presenta lo spettacolo dal titolo Wanda l’ultima maitresse dei Fiori Chiari per la regia di Aleardo Caliari. I personaggi di un periodo storico e politico che ha segnato un cambiamento nel nostro Paese rivivranno sul palco di via Cucchiari. << Non voglio fare un’indagine socio-politica – specifica il regista Caliari – ma mettere in scena un pezzo di storia milanese che ha per protagonista la prostituta Wanda, omonima, forse, non a caso di quell’altra Wanda>>. Il riferimento è all’attrice Wanda Osiris, interprete del teatro di rivista. Un genere che Caliari nel suo teatro di tradizione e canzone meneghina vuole continuare a far vivere. << Il titolo dello spettacolo – continua Caliari – mi è stato suggerito dalla lettura del libro del giornalista Claudio Bernieri che è riuscito a ritrovare la Bolognese tra i senzatetto della Stazione Centrale e a raccoglierne le memorie>>.
A fare da sfondo musicale ai ricordi, ai racconti e alle testimonianze di una vecchia Milano che non c’è più saranno le note del pianoforte suonato dal vivo dal maestro Paolo Beretta.
Per info e prenotazioni:
tel. +39.02.313663
Orari: martedì 20 settembre e sabato 24 settembre 2016 h. 21,00 domenica 25 settembre h.16,00.
Alessandra Moscheri