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La notte del sorpasso. WWE, shame on you. Italians do it better!

 Chi scrive ha visto cose che voi nemmeno potete immaginare. Ricordate la vecchia TNA del 2007 e dintorni? Quella dove dicevano Poche parole e tante mazzate? Quella dove ogni match era senza respiro, un fuoco di fila di mosse e contromosse? Bene, tenetevi forte perché QUEL WRESTLING è tornato! E, lo facciamo noi italiani! Non solo sabato, 17 settembre 2016, notte  ad Almenno San Bartolomeo (BG), abbiamo raggiunto quel livello, ma l’abbiamo sorpassato. Perché loro hanno i soldi e noi molti meno. Loro hanno fior di organizzatori, location, arene, mezzi, materiali e quant’altro. Qui, invece,ci si autofinanzia.  Si combatte in palestre e birrerie, non ci sono costumi sfavillanti e ingaggi miliardari, promoter e passaggi televisivi. Ma, due piccoli grandi uomini,qua hanno compiuto il miracolo! La favolosa arte italiana dell’arrangiarsi e riuscire a fare le scarpe a tutti.

Nella foto, in alto: la locandina dell'evento
Nella foto, in alto: la locandina dell’evento

Brutus e David Graves hanno fondato la Maximum Aggression Wrestling e hanno fatto in modo che ogni singolo match, da solo, valesse il prezzo del biglietto. In “Drop The Bomb” abbiamo visto puntare tutto sul valore degli atleti. Match velocissimi, scattanti, senza respiro, una mossa dietro l’altra, acrobazie strabilianti, e go, go, go, go… Gauntlet match, Street fight match, No disqualification match, Everything goes, Fans Bring the Weapons, Extreme Wrestling. A dire il vero, la locandina aveva annunciato che ci sarebbe stata la guerra sul ring, ma era difficile credere che non fosse la solita promozione dalle frasi roboanti. Chi si sarebbe aspettato che andassero davvero oltre l’estremo? La guerra è scesa dal ring in mezzo al pubblico. Già dal primo match, dal primo minuto, Kenzo Richards esegue una gorilla press slam e scaraventa JT9 sul concrete, in mezzo alla gente.. Si alzano tutti e scappano di corsa prima di venire travolti dalla furia dei due contendenti. Sedie che volano da tutte le parti, flying dropkick, hurricanrana, tombstone piledriver… un autentico macello. Non perderemo mai tempo a raccontarvi chi ha vinto e chi ha perso. Chi c’era lo sa già. Chi non c’era, la prossima volta venga a vedere e non rompa… dopo. Il secondo match si apre con l’ingresso di due bellissime cowboy. Steve McKee e Charlie Kid. Massacrano Leon e Scorpion con svariate  e meravigliose combo. Non mancano enziguiri kick e crossbody da paura. Ma, l’incontro viene interrotto dall’invasione di Doblone con una stravagante, quanto bislacca arma segreta. Una sorta di bastone da passeggio a spruzzo dotato di campanello da bicicletta e fiasca di liquore tipo cane San Bernardo. Le risate sono protagoniste!

Nella foto, in alto: Charlie Kid, la bella Helena, Doblone e Steve McKee
Nella foto, in alto: Charlie Kid, la bella Helena, Doblone e Steve McKee

Ecco sul ring il Paziente Zero vs Kyo Kazama, e l’atmosfera si scalda con un siparietto sexy mimato tra Kyo e la bellissima Michela. Si va oltre, nel match successivo, XHamster porta con sé un notevole pezzo di figliola, la quale celebra la vittoria con uno strip comico in cui anche Mambo Italiano e l’arbitro vogliono la loro parte. Meglio del Burlesque. Più che wrestling, breastling! (In inglese, breast = seno, ndr.) Il pubblico non può che apprezzare e divertirsi. Ma la guerra ricomincia e non dà tregua.

Nella foto, in alto: lo strip comico, meglio del burlesque
Nella foto, in alto: lo strip comico, da far invidia al Burlesque

Vengono fissate ai quattro lati del ring delle reti da letto metalliche. Una, è carica di oggetti contundenti che sembra l’albero di Natale versione hardcore. L’altra, è ricoperta di filo spinato. La terza,ha dei tubi al neon fissati sopra. La quarta, infine, una tavola chiodata come i letti dei fakiri. Una sonora risata arriva quando gli addetti che fissano le reti al ring si preoccupano di tagliare la parte eccedente delle fascette stringine di plastica. “Eh, beh, con quel filino di plastica che sporge potrebbero farsi male”… commentiamo con la vicina di sedia.

Nella foto, in alto: Brutus sulla tavola chiodata
Nella foto, in alto: Brutus sulla tavola chiodata

Ma qua si fa sul serio! I due fondatori della MAW, Brutus e David Graves, si affrontano come cavalieri medievali che al posto delle spade duellano a suon di sediate, bastoni, padelle, tavoli… Sembra la sequenza finale del film di Robin Hood con Kevin Kostner. Si combatte dovunque e con qualsiasi cosa! Il pubblico deve abbandonare i posti a sedere perché lo scontro si sposta in ogni dove e non guarda in faccia nessuno. Non abbiamo idea di quante sedie non siano sopravvissute all’evento. Ci sono talmente tanti oggetti che volano, che ogni tanto te ne arriva uno tra le mani, e glielo ritiri addosso anche tu per partecipare allegramente e attivamente al massacro. Quando Brutus rimane a terra, hai il fiatone anche tu.

Nella foto, in alto: sembra la scena finale di Robin Hood...
Nella foto, in alto: sembra la sequenza finale di Robin Hood…

A questo punto, ci vuole un break per rimettere a posto tutto, rimuovere i cadaveri delle sedie e riporre in frigorifero il filo spinato per la prossima volta. Lo show ricomincia con un match a eliminazione progressiva. Aaron Cage soccombe a Extreme Panther, nonostante una superiorità tecnica pesante. Panther non è proprio in giornata, ma dopo Cage elimina anche Domenico Dinamite (Panther, ma che ti succede?). Viene a sua volta eliminato da Marcio Silva, e qui si scatena il finimondo. L’avversario di quest’ultimo è The Greatest! Ricordiamo di aver visto i trapezisti del circo Togni fare meno evoluzioni aeree di questi due mostri del ring. Sembra il festival del moonsault e dello springboard, con ampio contorno di suplex city, flying spinning kick ed elbowdrop. Assistiamo ad una headscissor tremenda e ad una sunset powerbomb che ha dell’incredibile. Poi, siccome, si va oltre ogni limite, The Greatest decide di fare Tarzan su una staffa da muro (dove di solito sono appesi i sacchi da pugliato) e prende il volo. Se non ci fosse stato il soffitto, avremmo dovuto andare a riprenderlo almeno in California. La cintura la vince lui, e se non l’avesse vinta ci sarebbe stata una rivolta popolare. Gli spettava di diritto, dopo quello che ha fatto. (ma anche Silva non scherzava…)

Nella foto, in alto: Silva subisce una german suplex da parte di The Greatest
Nella foto, in alto: Silva subisce una german suplex da parte di The Greatest

Non abbiamo più voce per urlare e tifare, ma non finisce qui. Il livello sale ancora, sebbene non sembri possibile. La Roman Dynasty si scontra con gli Headhunters in una ulteriore strage di tubi al neon e di sedie. Allo spettacolo successivo aumenteranno il prezzo dei biglietti per ricomprarle tutte! Siamo tutti in piedi e gli atleti si rincorrono in mezzo al pubblico che al loro passaggio si ritira per poi richiudersi dietro le loro spalle, come le acque al passaggio di Mosè. Ma, l’intera palestra non è abbastanza grande per loro, e il combattimento prosegue nella sala ristoro. Tutti sciamano dietro i lottatori per non perdersi il meraviglioso spettacolo delle patatine che volano da tutte le parti. Il caos  è totale e il tifo alle stelle. Non abbiamo più fiato!

Nella foto, in alto: Gli Headhunters con la nostra inviata Erika Corvo
Nella foto, in alto: Gli Headhunters con la nostra inviata Erika Corvo

Ora, è il turno di Fabio Ferrari vs Bernard Van Damme, e ci fanno scalmanare dalle risate. Quando il belga si aggrappa alle mutande di Ferrari, lasciandolo ad esporre un bel chiaro di luna tra l’ilarità generale.

Nelle foto, in alto: Fabio Ferrari vs Bernard Van Damme
Nella foto, in alto: Fabio Ferrari vs Bernard Van Damme

L’evento si chiude con un’altra carneficina tra James Castle e Clint Marghera, in cui, tanto per cambiare, vola di tutto e di più. Che show, ragazzi! Indimenticabile! Signori americani della WWE, vergognatevi… gli italiani lo fanno meglio! Vi abbiamo sorpassato. Magari questo sarà un evento unico nel suo genere, magari un miracolo come questo non lo vedremo più, magari è stato un caso… Ma l’abbiamo fatto. Senza soldi, senza mezzi, senza promotion, senza grandi arene e costumi sfavillanti… Vi abbiamo schienato. Din din din… la cintura è nostra.

Ringraziamo Paolo Luigi Varga per le foto e per averci concesso l’anteprima

Ringraziamo la MAW per avere in programma tante cose belle per dicembre… Stay tuned!

                                                                                                                                                Erika Corvo

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