Sapevate che alla periferia ovest di Milano è sorto il mare? Mare dell’integrazione fra i vari stati sociali, mare della cultura. E’ una fioritura di manifestazioni artistiche e non, di vario genere, che si prefigge di creare un nuovo modello culturale. Si è scelto il nome mare, perché il mare rappresenta il fermento, il continuo movimento, come l’onda che lambisce spumeggiante la riva, bagna persone diverse, sconosciute e poi si ritrae per mischiarsi con altre acque e ritornare a lambire nuovi luoghi e nuove persone. Il mare è un veicolo di cultura che permette alle persone di acquisire consapevolezza di sè, crescita personale favorendo così sviluppo e cambiamento sociale. Questo progetto, destinato principalmente alle periferie, favorisce scambi, anche a livello internazionale, promuove la socializzazione e l’arricchimento del patrimonio di conoscenze fra la popolazione residente ed i visitatori. Ci si augura possano arrivare numerosi anche dall’esterno.
A Milano sono state aperte due sedi, sempre nella stessa zona ovest: Cascina Torrette, già attiva dallo scorso maggio 2016 e lo spazio di Via Novara 75 in stato di attivazione in questo 2017. Lo spazio totale ad esso destinato è di circa 7700mq. Si è cercato di creare un posto accessibile a tutti, in costante evoluzione, aperto per l’intera giornata, in ogni giorno dell’anno, allo scopo di favorire l’incontro e il dialogo fra le persone. Gli autori del progetto, nato nel 2012, sono Andrea Capaldi, Benedetto Sicca e Paolo Aniello, che si sono ispirati ad altri progetti europei fra cui il Matadero di Madrid.
Il primo centro, ormai funzionante dal 2016 è il complesso della Cascina Torrette di Trenno. Cascina seicentesca che è stata consegnata al progetto per essere ristrutturata e che ora ospita una birreria con servizio di ristoro e caffetteria.
Vengono serviti taglierini di formaggi e salumi, e stuzzichini vari, sette giorni su sette, anche nel bel cortile interno, spazio dedicato inoltre a manifestazioni musicali, concerti, danze. Poco più distante dal primo centro, in Via Novara 75, su un’area dismessa, si è avviato quest’anno, un nuovo modello di sviluppo territoriale per il quale collaborano in modo congiunto network internazionali, il Comune di Milano, il Consiglio di Zona 7, la Fondazione Cariplo e la Banca Prossima.
Per poter mettere in condizione gli artisti e gli operatori di individuare quali siano le attività più adatte da intraprendere, si stanno raccogliendo dati sulla composizione sociale,sulla situazione abitativa e lavorativa degli residenti,. Tali informazioni saranno indispensabili per poter mettere a punto strategie di sviluppo del tessuto urbano, nonché culturale e sociale. Quindi in questa stessa area , si trovano zone dedicate a diverse opportunità ricreative e culturali. Principalmente l’edificio di Via Novara 75 è stato progettato , dall’architetto Carlo Gandolfi, recuperando edifici non più in uso e il vecchio deposito di tram. Questo spazio accoglierà sale per teatri e concerti, sala prove musicali, spazi per mostre, bistrot e persino una strada coperta affinchè la città si possa ritrovare dentro, etc. La singolarità con la quale è stato progettato questo edificio permette di fare delle passeggiate rilassanti in mezzo ad un’area verde centrale sulla quale si affacciano ballatoi, porticati, terrazze e patii, allietati dalla vista di opere d’arte. Il nostre mare non produce solo cultura, ma anche solidarietà., riportando una boccata d’ossigeno in una zona periferica di Milano, che si stava culturalmente spegnendo.
Michele Bianchi