Ed eccoci qua con il nostro cowboy da ring, Steve McKee, leader del gruppo country “Wings Along Road”. Sabato 16 settembre alle 20.30 avrà luogo il loro concerto in via Dante Alighieri 7 a Corsico per presentare il loro nuovo album, “Good Times and Barstools”. Andate a vederli o vi mangerete le mani fino ai polsi per quello che vi sarete persi, quando morirete andrete all’inferno e vi puzzeranno i piedi.
Vogliamo parlare di questo album?
Allora, cerchiamo di capirci. Noi amiamo Steve e lo troviamo meraviglioso sia come cantante che come wrestler, quindi non potremo che parlarne bene. Anzi, benissimo. Anzi, non ne parleremo affatto perché, date le premesse, chiunque potrebbe dire che siamo un pochino di parte. Daremo la parola a lui, e dirà quello che gli pare! Divertiamoci a scherzare con lui e cerchiamo di fare divertire anche voi, che un po’ di ironia tra amici e qualche battuta non fanno mai male!
Ciao, Steve! Sappiamo che hai scoperto la macchina del tempo: raccontaci della tua invenzione!
Macchina del tempo? Che diavolo stai dicendo, Erika?
Sei uno che lavora e che torna a casa anche tardi. Che lavora anche il sabato mattina. Che sei un wrestler e ti alleni regolarmente. Si può sapere come fai a trovare il tempo di fare tutto, e tutto insieme? Avete inventato la macchina del tempo?
Ma no, bestia di una Erika! Ci riesco semplicemente dedicando un minimo del mio tempo libero alla band, quello che posso, e in qualche modo riesco a portare avanti il gruppo. Restiamo attivi, non ci fossilizziamo, insomma. Tieni conto che comunque non sono mai da solo. Se non ci fossero anche gli altri a darmi una mano, non ce la farei mai e poi mai! Molte delle cose che vedi sono state rese possibili soltanto con un attento lavoro di squadra.
Ma com’è successo che siate diventati musicisti? Ci racconti qualcosa del vostro e del tuo passato? Non è che uno si alza la mattina e decide di fare il cantante. Come diavolo vi è venuto in mente di fare musica?
È stato un attimo… un secondo prima ci salutavamo per corridoio a scuola e un attimo dopo stavamo già provando i primi pezzi in sala prove!
Allora vedi che avete davvero la macchina del tempo?
Nope! E ti sto parlando di 10 anni fa almeno! Suono con questi ragazzi da ormai tanto di quel tempo che ho perso il conto degli anni, ma sono sempre loro anche se ogni tanto c’è qualche abbandono e qualche new entry! Avevamo iniziato con un genere molto più rock, classiche cover da garage band… Ci divertivamo un sacco: pomeriggio in sala prove e la sera rigorosamente sempre insieme. Solo dopo almeno sette anni di lavoro insieme, ho pensato al progetto degli Wings Along Road.
Cioè, mentre tutti i compagni di scuola si nascondevano in bagno a fumare farsi le canne e le pippe, voi vi nascondevate per suonare? Era così osceno, il vostro sound?
Ebbene, sì! Cioè, no! Era un gran bel sound e suonavamo un sacco, dovunque ci trovassimo, tralasciando qualunque altra cosa stessimo facendo. Ma senza nasconderci: non c’è n’era bisogno, soprattutto perché eravamo assolutamente fieri di ciò che stavamo creando e di quello che avremmo portato avanti! Eravamo un vero branco, una crew, una band! Vai a nasconderti nei bagni tu, che sei brutta!
Toglimi una curiosità: avete fondato il gruppo perché andavate così bene a scuola da potervelo permettere senza che i genitori vi dicessero nulla o, al contrario, l’avete fondato per distogliere l’attenzione dei vostri dal fatto che a scuola eravate davvero dei somari?
Mah, qui potresti anche averci azzeccato con la seconda ipotesi: effettivamente non ero proprio un cervellone a scuola, specie nel periodo delle scuole medie quando tutto è iniziato! Cavolo potresti aver trovato la ragione per il quale mi sono gettato in questo folle mondo! (Risata) Dimmi anche perché ho iniziato a fare wrestling e ti porto a fare la medium in giro eh!
Ma è semplicissimo: ti sei dato al wrestling per poter menare qualcuno prima che qualcuno menasse te! Ma torniamo al gruppo: qual è stato l’evento catastrofico che ha determinato la nascita degli Wings Along Road?
(Risata) Cavolo, direi più di un evento, ma fortunatamente non tutti sono stati catastrofici! Il più importante di tutti, anche triste se vogliamo, è accaduto quando il nostro primo batterista si trasferì a Londra, dove tutt’oggi vive. Ci siamo trovati costretti a rivedere tutto: dalla formazione del gruppo al tipo di musica, al modo di suonare e interpretare i pezzi e di definire quali brani tenere in repertorio. Magari a voi sembra poco, ma suonare per sette anni a fianco di una persona significa molto. Si creano forti legami, sincronia, affiatamento! A quel punto, se già avevamo un sacco di idee per ciò che poteva diventare il gruppo, sicuramente io volevo creare anche qualcos’altro, qualcosa di più. Volevo un gruppo che ci rappresentasse, in cui si potessero suonare brani nostri, scritti da noi! Ricordo che avendo già a disposizione un sacco di materiale pronto, nostro, proposi agli altri membri della band di gettarsi in questa impresa con me.
E così, dopo mille esperimenti con diversi generi musicali, immaginando che potesse finire tutto “in vacca” avete optato per la musica dei vaccari, il country. Giusto?
E’ per questo ci intervisti tu che sei una tamarra mandriana. Se avessimo puntato a diventare delle star ci avrebbe intervistato Margherita Hack, la scomparsa astrofisica. Però è vero, sai? Abbiamo sempre ascoltato un sacco di generi diversi e le influenze sono tante, ma nel periodo che nacque il gruppo ascoltavamo tutti quanti un sacco di country. Così prendemmo tutto il materiale già pronto e lo arrangiammo, diciamo, in una chiave di country moderno, e funzionò alla grande! Cantiamo anche meglio di te… tiè!
Incubi notturni, abuso di sostanze allucinogene, alocoolismo cronico: da dove nascono i vostri testi?
Direi che i nostri testi nascono quasi tutti da esperienze realmente vissute. L’aggiunta di un pizzico di fantasia li rende più interessanti o semplicemente unici! Non è facile cercare di uscire dagli schemi senza esagerare o senza dimenticarti il significato della canzone. I grandi must del genere, comunque, non mancano mai, sai? Il whiskey, il pick-up, la ragazza che ti ha spezzato il cuore, sono gli ingredienti base: il country è soprattutto questo! Cerchiamo sempre e comunque di parlare di storie della nostra vita perché sono più facili da trasmettere se le hai vissute realmente, e le senti anche un po’ più tue diciamo.
Deduco che vi sentiate una mandria di sfigati costantemente mollati dalle tipe! Fareste mai una versione country del “Ballo del Qua Qua?”
Oddio, non dircelo due volte, che l’idea di realizzarla potrebbe venirci davvero. (Risata) Sappi che la fantasia, ai ragazzi, non manca proprio! Abbiamo arrangiato in country anche molto peggio di quel ballo e le idee non mancano… a ben pensarci, potrebbe perfino venir fuori qualcosa di interessante!
Quando eravamo giovani noi, ci raccontavano che i Beatles abitassero tutti e quattro insieme, da qualche parte, e facessero insieme ogni cosa. Ci abbiamo messo vent’anni a capire che fossero tutte balle. Voi non abitate tutti insieme? Perché?
Ti dico solo questo: quando abbiamo registrato il CD e ci vedevamo praticamente ogni giorno, sono state tante le volte che ho rischiato la pelle: i miei compagni mi avrebbero ucciso volentieri! So essere pignolo su cose inutili, specie per tutto quello che riguarda la musica. (Risata) Riesco a mettere a dura prova la loro capacità di sopportazione! Ora pensa se dovessimo vivere assieme…
Se la Bibbia parlasse di musica country, secondo te, in che termini ne parlerebbe?
Cavolo, detto questo me la sto immaginando scritta con un vocabolario tipico americano del sud, che non fa altro che descrivere come distillare il grano o mungere le mucche! Magari con accento bergamasco. (Risata) Mamma, che stereotipi!!!
Salireste mai sul palco a suonare la vostra musica con gli abiti dei Cugini di Campagna o dei Rockets?
ASSOLUTAMENTE SI! O meglio, io non ci penserei due volte ma non posso decidere per tutti… (Risata) Ecco, magari lo farei un po’ più stile country, ma perché no? Non chiedermi come potrebbero essere i Rockets in stile country perché non ho la risposta. Mi spiace…
Che ne pensi di un concerto country con una mucca a guinzaglio sul palco?
Temo che possano scambiare la faccenda per una pratica sessuale estrema, magari da provare con il partner…
Che altro strumento vorresti suonare?
Cavolo, qui diventiamo seri: il pianoforte mi piace sempre più! È magico! Penso che inizierò a studiarlo a breve perché mi gira per la testa da troppo tempo ormai!
La macchina del tempo ti servirà più che mai, allora! Qual è il pubblico più improbabile che riesci ad immaginare per una vostra esibizione? Suore? Parlamentari a Montecitorio? Bambini di un asilo nido?
Mmhh… Improbabile, aggiungerei stravagante, e ti rispondo: un pubblico di minatori! Te lo immagini, un concerto in un accampamento di minatori fra le montagne desertiche americane? Interessante, no? Tutti che ballano agitando le piccozze in aria a tempo di musica e ballano, sporchi, ubriachi e ricoperti di polvere di carbone… Bellissimo! Ok, ora basta, farmi fantasticare !!! (Ride di gusto)
Oltre che in bagno in qualità di lassativo, dove consigli di ascoltare il tuo cd?
Sicuramente in macchina, o più genericamente durante un viaggio. E’ un CD che tiene ottima compagnia. Ti trasmette buon umore, nostalgia o rammarico, a seconda del brano suonato. Lo vedo proprio bene, nel contesto di un viaggio. Una volta ci hanno detto che fa venire voglia di agitare la testa a sinistra e a destra, quindi funziona!!! Come quei gaggi del film Wayne’s World, ecco!
Come te lo immagini un vostro concerto alla Scala di Milano?
Eh…wow… Vecchia pazza, ne hai, di fantasia! Mi immagino un concerto maestoso, con i brani accompagnati da un incredibile orchestra… Naturalmente con tutti gli archi, i legni, ma soprattutto con un direttore d’orchestra col cappello da cowboy! Quello non può mancare! (Ride forte) Scherzi a parte, sarebbe divino. Un sogno.
Perché non proponi di suonare dal vivo tutte le entry music di qualche evento di wrestling?
Perchè devo anche lottare, ma mi piacerebbe molto sai? Sarebbe bello suonare la canzone del wrestler mentre sale sul ring, magari tutte riarrangiate in chiave country…. Diavolo, sarebbe interessante! E fra un match e l’altro, un bel brano inedito!
Fai un bel proclama! Ordina a tutti da questa pagina di ascoltare il cd in modo perentorio e con almeno tre buone motivazioni.
Good Times and Old Barstools è un cd che lascia il segno, è unico nel suo genere, scorre veloce e te lo puoi anche ascoltare gratis suYoutube! Non devi necessariamente ascoltare country per apprezzarlo, ci sono sfumature di ogni genere e se non lo avete ancora ascoltato, adesso la Erika vi aggiunge il link per trovarlo, qui, sotto l’intervista. Quindi non avete scuse: VI ORDINO DI ASCOLTARLO E DI FARLO ASCOLTARE AI VOSTRI AMICI! (E qui ridiamo assieme.)
Saluta i lettori nel modo più stravagante possibile.
Enjoy the little things and let the good times roll!!!
Ed eccovi il link in cui potrete trovare tutti e dieci i pezzi degli Wings Along Road! https://www.youtube.com/results?search_query=Wings+along+Road+old+time+and+barstools
Buon ascolto e ciao a tutti da Steve McKee e dalla vostra Erika Corvo! Stay tuned!