Siero, la sola parola evoca immagini di scienziati alle prese con vari alambicchi dove distillare gocce preziose per contrastare l’invecchiamento cutaneo. Del resto le scritte su questi elisir esaltano i loro poteri: “rinnovamento cellulare”, “un’infusione di giovinezza”, “la soluzione futura”. Anche se sono in circolazione da diversi anni, la prima formula su scala globale, “Serum 15”, fu messa a punto nel 1977 dall’azienda americana Skin Ceuticals, ora i sieri si sono molto evoluti. Gli scienziati hanno a disposizione ingredienti superstar e possono sbizzarrirsi nel creare mix per ogni problema della pelle. Ma cosa è esattamente un siero? In cosmesi sono rimedi più concentrati, spesso impiegati come trattamento d’urto. In genere hanno texture molto gradevoli, sensoriali, formulate per agire da sole oppure in tandem con la crema abituale. Queste formulazione hanno un grande appeal “bruciano i tempi” perché contengono una maggiore quantità di principi attivi rispetto alle creme. In più sono molto veloci nell’applicazione, non richiedono il massaggio ma una semplice stesura. Non sono assolutamente unti essendo su base acquosa e sono perfetti per veicolare l’acido ialuronico e attivi tensori per regale un effetto lifting. Gli ultimi sieri in circolazione hanno texture setose e vellutate che però agiscono in profondità.
Giovanna Lombardo