Tutti gli uomini desiderano avere una pelle liscia, un ventre piatto e un sedere sodo, ma la maggior non lo ammette. Nel loro vocabolario la parola dieta appare raramente, anche se ne hanno bisogno, così come non hanno molto esperienza nel distinguere tra un dopobarba e un antiaging.
C’è ancora una linea sottile tra la vanità maschile e l’essere mascolini. Ma qualcosa sta cambiando, gli uomini sono molto più “image conscious”, attenti al loro aspetto fisico. Lo testimoniano i dati di vendita dei cosmetici for men, in crescita esponenziale negli ultimi anni, così come i trattamenti estetici, vedi filler&botox, che secondo l’American Society Plastic Surgery hanno avuto un’impennata del 45% dal 2000 ad oggi. Complice anche la crisi economica. Con la disoccupazione, che negli Usa e in diversi stati europei sfiora il 9%, gli uomini che cercano lavoro sentono sempre più l’esigenza di avere un aspetto che gli dia sicurezza. Nella società americana è infatti frequente questa frase “the better you look, the more you’re going to earn”, in pratica puoi guadagnare di più se migliori il tuo aspetto, così la maggior parte degli uomini ci tiene ad avere un look fresco e giovanile, senza però che l’intero mondo lo sappia. C’è ancora una certa timidezza nell’ammettere di andare dal medico estetico, di farsi fare dei massaggi dimagranti e di usare regolarmente un antiaging. Secondo una recente ricerca sembra che gli Italiani usino in media ogni giorno sette cosmetici, tra dopobarba, shampoo e creme idratanti, solo uno in più rispetto alle loro compagne che ne impiegano otto. Le cose stanno cambiando soprattutto tra i giovani, si tratta del fenomeno “gender free”, l’elasticità dei generi, un confine labile tra il maschio e la femmina. Basta mettersi davanti ad una scuola superiore al termine delle lezioni e guardare i ragazzi da dietro, difficile distinguere tra i due sessi: stesso taglio di capelli, stessi jeans, stessa blusa. Una forma di travestimento, che investe anche la cosmetica, rendendo i confini sempre più labili: ogni sesso prende in prestito dall’altro quello che trova buono e utile. Così le maison cosmetiche si impegnano a formulare prodotti userfriendly per semplificare la vita agli uomini.
Giovanna Lombardo