
Nella foto, in alto: il grande Foreman ai tempi del pugilato
Nella giornata di ieri, il mondo ha detto addio a una delle leggende del pugilato e imprenditore innovativo, George Foreman. L’ex campione del mondo, noto non solo per la sua straordinaria carriera sportiva ma anche per le sue iniziative imprenditoriali, si è spento all’età di 76 anni. Anche George Foreman ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del pugilato. Nato il 10 gennaio 1949 a Marshall, in Texas, iniziò la sua carriera professionistica nel 1969. Diventato celebre per uno stile di combattimento basato sulla potenza e l’aggressività, Foreman raggiunse l’apice della sua carriera nei primi anni ’70, conquistando il titolo mondiale dei pesi massimi nel 1973 con un sorprendente KO ai danni di Joe Frazier. Foreman è forse maggiormente ricordato per il famoso incontro “The Rumble in the Jungle” del 1974 a Kinshasa, Zaire, contro Muhammad Ali. Nonostante la sconfitta, l’incontro è entrato negli annali dello sport come una delle battaglie più iconiche di sempre.

Nella foto, in alto: George Foreman giovane
Dopo essersi temporaneamente ritirato dal pugilato nel 1977, Foreman fece un clamoroso ritorno nei ring a quasi 40 anni, riuscendo a riconquistare il titolo mondiale nel 1994 all’età di 45 anni e diventando il campione mondiale dei pesi massimi più anziano della storia. Ma Foreman non è stato solo un pugile straordinario. Dopo aver appeso i guantoni al chiodo, ha trovato il successo anche fuori dal ring, reinventandosi come imprenditore. La sua innovativa George Foreman Grill, introdotta per la prima volta nel 1994, ha venduto oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo, trasformandosi in un punto di riferimento nelle cucine internazionali e consolidando la sua reputazione di uomo d’affari di talento.

Oltre ai suoi successi professionali, Foreman era anche un uomo profondamente devoto alla famiglia e alle opere di carità, sempre disponibile a condividere la propria esperienza con le nuove generazioni di atleti e imprenditori. La scomparsa di George Foreman segna la fine di un’era. La sua influenza va ben oltre le corde del ring, avendo ispirato innumerevoli persone con la sua resilienza, il suo spirito imprenditoriale e la sua continua ricerca di miglioramento personale. Egli lascia dietro di sé un’eredità che trascende lo sport, incapsulando l’essenza del sogno americano per molte generazioni a venire. In questo momento di riflessione, i fan del pugilato, gli imprenditori e coloro che lo conoscevano si uniscono per ricordare un gigante non solo nel fisico ma anche nello spirito.
Tiziana Giglioli