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Al Mudec di Milano, dal 1°maggio al 1° agosto 2021, la fantastica mostra “Robot. The Human Project”

A causa del lockdown, la mostra “Robot. The Human Project” era stata posticipata. Finalmente, e’ stata inaugurata e aperta al pubblico dal 1° maggio 2021 al 1° agosto 2021 al Mudec. Museo delle Cultura. Il progetto espositivo, cosi’ scientifico, tecnico e storico di tale mostra, legata al tema della robotica descrive il legame tra essere umano e robot. E’ stata realizzata in collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa (il piu’ importante polo universitario in Italia , dedicato alla ricerca sulla robotica), con la Fondazione Deloitte e con l’Istituto Italiano di Tecnologia. La mostra e’ diretta ad un pubblico vario: per adulti, che rifletteranno sul futuro dei robot e sulle possibili interazioni essere umano- robot; alle scuole, che potranno esplorare antichi meccanismi e nuove prospettive per il futuro. Alle famiglie, per ammirare antenati dei robot e interagire a livello simultaneo. La mostra e’ divisa in piu’settori. All’ inizio stupivano i primi congegni barocchi, ai disegni e progetti e macchine di Leonardo da Vinci. All ‘ inizio della mostra subito stupisce il fascino dei primi automi. Vengono creati lussuosi automi che si muovevano con meccanismi di precisioni, creati da abili artisti che incantano il pubblico, per la meravigliosa oreficeria.Tra gli oggetti, si trova Wunderkammer di Manfredo Settale, le camere delle meraviglie. Possiamo definire questa prima parte “Era della Meccanica”, che riproduceva poche funzioni umane.

Nella foto, in alto: uno dei tanti robot ospiti del Mudec

Un salto qualitativo avviene successivamente con l’avvento dell’elettronica. Le prime tecniche di calcolo risalgono all’ antichita’. E l’ industria Olivetti ha lasciato una eredita’ tecnico- scientifica notevole. Dalla elaborazione delle prime informazioni fino ad arrivare ai moderni computer.

Nella foto, in alto: un’altra intelligenza artificiale

Ricordiamo la Olivetti Programma 101, il primo PC al mondo da tavolo, e’ esposto al Moma di New York. Nell’ evoluzione artificiale dell’ era elettronica si passa dall’ automa al robot Androide, versione tecnologicamente avanzata. Avviene una trasformazione che facilita l’inserimento nell’ ambiente umano del robot. La bionica, nuova frontiera applicata alla medicina e alle neuroscienze, e’ in grado di sostituire arti umani mancanti (per esempio amputazioni di parti del corpo umano), e sostituirli con veri pezzi di ricambio. In questa sezione si muovono arti artificiali per scopi bio-medici. Un illustre prototipo, “made in Italy” e’ MIA. La mano interattiva creata nel 2018 da Prensilia (Istituto di biorobotica di Pisa), come una vera mano, un prototipo di arto artificiale che interagisce con il sistema nervoso centrale, perche’ collegata alle terminazioni nervose di un arto mutilato. La persona che la indossera’ potra’ ritrovare la funzionalita’ dei movimenti naturali. Il pensiero che si traduce in impulso elettrico e non uno stimolo meccanico, a farla muovere. Oggi e’ possibile una collaborazione robot-Cobot, che sono in grado di interagire con noi, possono aiutare anziani, giocare con noi e i bambini, portare un supporto di informazioni (come veri infermieri) negli ospedali, una vera collaborazione: i robot umanoidi.

Nella foto in alto: una mano robotica

Molto simpatico e’ il Robot Pepper, giapponese, un vero intrattenitore per tutti e capace di suscitare interesse e nuovi stimoli. Nelle sale sara’ possibile interagire con i robot umanoidi, anche divertendosi. In mostra anche il robottino Sanbot Elf, che durante la pandemia Covid-19, ha saputo dare un supporto e contributo notevole al team medico. Ha capacita’ di registrare molti dati. I robot possono anche sostituire l’uomo in compiti industriali. Ultima evoluzione e’ il Plantoide. La pianta-robot che si ispira al mondo vegetale… che meraviglia!

L’ ultima sezione della mostra e’ dedicata alla intelligenza artificiale, che implichera’ anche responsabilita’ per i robot, chiamati a rispondere ad esigenze sempre piu’ sofisticate! Ricordiamo la sezione Pop Culture, dedicata al cinema, alla fantascienza. Dai personaggi di Asimov a Wall-E, al film struggente e capolavoro di Blade Runner. Questa importante mostra ci permette di riflettere sul rapporto uomo e robot. Sulle possibili future applicazioni tecnologiche che non finiranno mai di stupirci!                                     
                   Giovanna Lombardo

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