Ariedo Lorenzone, pittore contemporaneo non solo ritrattista. Un pittore di autentiche capacità espressive. I suoi quadri parlano, si animano. Figura di rilievo per la società milanese e,non solo, apprezzato da tutti per la sua umanità. Il produttore cinematografico, Thomas Toffoli e il regista Eddy Colucci, realizzeranno un film sulla vita. Le musiche del film saranno del cantautore, Pino D’Isola.
Nella foto, in basso: un gatto
Ariedo Lorenzone, l’animo d’artista, l’ha sempre avuta. La sua originalità e sensibilità fanno emergere la sua passione nel dipingere. Circa due mese dopo la morte del padre, racconta: “Appunto, una mattina ha avuto il desiderio irrefrenabile di prendere pennelli e tubetti di colore ad olio per dipingere… non ero io che dipingevo ma la mia mano era guidata da mio padre…” Così il pittore, realizza un tramonto con dei pescatori identico a quelli di suo padre. A malincuore Il giorno dopo un’amica della madre lo compra. Il suo esordio comincia da qui. Inizia a dipingere ad olio, cambiando la sua originale tecnica, la matita. Ariedo Lorenzone è nato a Colloredo di Monte Albano in provincia di Udine. Figlio d’arte, a Colloredo vive un’infanzia felice, nonostante la nostalgia per il padre che viaggiava spesso per lavoro. L’artista Ariedo dopo aver frequentato l ’Istituto tecnico, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. A Milano attualmente ci vive e lavora. Uomo sensibile e caritatevole che si è dedicato da sempre al volontariato e di recente nel 2019 è stato nominato Cavaliere di Malta, nella chiesa di San Francesco ad Assisi. L’Ordine di Malta è un ordine religioso cavalleresco, con finalità assistenziali. Dipinge da sempre, essendo figlio d’arte, ma solo da grande e dopo aver lavorato per dieci anni come agente di commercio, ne fa una professione. Ariedo ha imparato a dipingere nello studio del padre. Il padre, Enrico Lorenzone pittore professionista, fu allievo di Enrico Ursella grande pittore del Novecento. Dopo la morte del padre, spinto da questa grande passione inizia la sua ascesa, fino a diventare un grande artista molto quotato. Ariedo uomo umile e gentile con grande serenità e convinzione, ribadisce, che è merito del padre se i suoi quadri sono apprezzati dal pubblico, perché gli ha donato, trasmesso, il suo modo di dipingere. Ariedo Lorenzone, ha sempre riscosso un successo enorme, incondizionato. Ha partecipato a diversi concorsi di pittura vincendo anche premi molto importanti. Per fare un piccolo elenco: Primo premio, concorso “d’arte sacra”; Primo premio concorso “Giovanni Verga”; Primo premio “Giovanni Brera” Riprendiamo a parlare della sua arte delle sue ispirazioni, dei suoi soggetti.
Si dice che il dipingere accademico nel mondo contemporaneo ha perso il suo fascino i giovani non s’interessano più. Un quadro realista è sostituito dalla fotografia o dal computer. Ora il nostro intento è di capire l’uomo Ariedo e la sua arte di renderla comprensibile e quindi amica. Ariedo è un uomo “attuale” carico di tutte le inquietudini e angoscia che ci assalgono, un uomo sensibile e passionale anche caritatevole. È uomo del nostro tempo, che del nostro tempo è anche ferito, che cerca di portare a modo suo con la sua arte speranza, amore, passione colorare la vita di ogni persona attraverso i suoi quadri che traspirano tutto questo, chiunque li osserva ogni pennellata ogni colore steso con le sue varietà di tonalità, lasciano a bocca aperta lo spettatore. Lo stupore unito all’emozione rende il quadro vivo, che parla in qualche modo allo spettatore. La tecnica ad olio su tela fa sì di rendere morbido, vellutato e velato il soggetto ti deve conquistare come il fascino di una donna. L’ispirazione nel dipingere, la gentilezza e raffinatezza che si ritrovano nella sua tela è merito anche delle sue “muse” che l’hanno accompagnato nel suo percorso artistico e sono: Rosa Niero, Franca Fiordiloto, Maria Letizia Somma. Vanessa Marano, che potrebbe diventare la prossima musa. Definita da Ariedo donna vulcanica e simpaticissima. Vanessa Marano ha una enoteca il Roséè, un salotto bellissimo elegante con un bel pianoforte, in una via che ha ispirato cantanti, poeti, pittori in corso Porta Romana n.123 Milano. Ariedo, pittore di autentiche capacità espressive, avverte un’urgenza interiore di tipo mistico. Non è una pittura facile, è una pittura studiata sofferta, quasi strappata dalla mente e dal cuore per essere impressa sulla tela. Come il quadro realizzato su commissione da parte della chiesa di San Protraso di Milano. Il soggetto è Papa Wojtyla. Si commuove nel raccontarlo: “Mentre dipingevo gli ultimi ritocchi di luce agli occhi del santo, mi preoccupava il fatto di non aver ancora trovato una cornice, pensando che il giorno dopo dovevo consegnarlo. Improvvisamente sento dentro di me una voce che per tre volte mi dice non preoccuparti, ci penso io.” Si blocca e si mette a piangere nel ricordo di tale emozione, indescrivibile. Riprende il racconto: “Il giorno dopo vado dal corniciaio per prendere la cornice, ma purtroppo non ne aveva una adatta alla misura del mio quadro, dicendomi di tornare fra dieci giorni. Scoraggiato, esco, cammino sotto la pioggia e lungo via Morgantini a Milano vedo appoggiato ad un muro una cornice anticata con scritto, in omaggio. Arrivo a casa e inserisco la cornice nel quadro che miracolosamente ci sta perfettamente, mi commuovo e piango dalla gioia, tornandomi in mente le parole suggerite del papa Wojtyla.”
Il quadro alla fine non l’ha venduto. Per i suoi ritratti a personaggi famosi dello spettacolo come: la famiglia Berlusconi, Salvini, Celentano e tanti altri è considerato l’artista dei vip. Con orgoglio, per finire mi racconta della sua partecipazione a Perugia al progetto Amazzonia con la realizzazione di un quadro. La foto di questo quadro sarà su tutte le magliette del mondo.