Bruce Lee, nato in America a San Francisco nel 1940, morto a Hong Kong nel 1973. Non praticava solo arti marziali intesa solo tecnica di combattimento, ma anche attività fisica con i pesi, tecnica del Body Building che serve per formare muscoli e massa. Importante per il successo dell’allenamento fisica e per la pratica delle arti marziali, era fondamentale avere una buona preparazione spirituale e psichica. Nel 1965, nasce la sua arte marziale, il Jeet Kune Do abbreviato in JKD. La parola Jett significa intercettare, Kune significa pugno e Do via. La via del pugno che intercetta. Nasce dall’insieme di diversi stili di arte marziali. i pugni del Wing Tjun, i calci del Kung Fu e molte altre tecniche provenienti dagli stili più disparati come la Boxe Tailandese, il Savate francese fino ad arrivare al Pugilato occidentale e al Wrestling americano.
Per la conoscenza di questa sua disciplina ha scritto un libro dal titolo, Tao del Jeet Kune Do. Bruce Lee, ha specificato che questa sua arte marziale è un non stile. Ancora oggi è conosciuto dalle nuove generazioni grazie anche ai suoi film. Ha sedici anni conobbe l’arte marziale Wing Chun fondata da Yip Man che fu anche il suo maestro. Lee approfondì anche le sue conoscenze scientifiche: chinesiologia, fisiologia, dietistica. Poco tempo prima di morire Bruce Lee confidò ad H. Cheung che il Jeet Kune Do non era altro che il principio del Pak Sao trasmesso a tutte le tecniche. Nel Wing Chun arti marziali, il Pak Sao è una tecnica di blocco simile ad una parata usata dal pugilato.
Stefania Monciardini
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