Mangiare bene aiuta anche a sconfiggere il cancro. Purtroppo ancora molti medici non tengono in debito conto il fattore cibo, che sembra incidere nell’insorgenza di tale malattia, per il 40%.
Questo è emerso in un Congresso Internazionale di Oncologia Integrata, tenutosi a Firenze nel 2016. Un’ alimentazione sbagliata può essere causa o concausa per il manifestarsi di tumori . Un sano stile di vita, che escluda l’abuso di fumo e di altre sostanze nocive, una giusta alimentazione ed un minimo di attività fisica, può già prevenire l’insorgenza di alcuni tipi di tumore.
L’alimentazione è anche molto importante durante il trattamento chemioterapico perché ne previene gli effetti collaterali tipo nausea, vomito,disturbi intestinali, inappetenza, infiammazione delle mucose. Il trattamento oncologico integrato serve a mitigare questi inconvenienti . Tale metodo già applicato al Memorial Sloan Kettering di New York, ha ottenuto dei grossi risultati combinando sinergicamente le cure oncologiche tradizionali, con una serie di altre accortezze disponibili. Partendo dal principio che ogni paziente è un caso a sé, si stabilisce un regime alimentare personalizzato per ciascuno, più altri trattamenti che possono andare dall’agopuntura alla naturopatia, al supporto di psicoterapia cognitiva, alla musico terapia, al tai chi cinese e persino alla meditazione.
Tutte queste pratiche integrative, permettono di sopportare meglio gli effetti collaterali, non troppo simpatici, dei medicinali tradizionali. L’oncologia integrata è presa in considerazione e quindi diventata oggetto di ricerca, non solo in molte Università americane, ma anche in alcune università israeliane, cinesi, vietnamite e tedesche. I farmaci , ad oggi, nell’oncologia tradizionale, sono l’unico mezzo per debellare il tumore, ma questo non impedisce di considerare altre soluzioni complementari. Diverso paziente, diverse patologie e, di conseguenza, diverse terapie. Si intende dire che il protocollo standard , deve essere adattato a ogni singolo paziente.
Fin dalla prima visita, non ci si limita all’anamnesi e alla familiarità con le differenti patologie, ma vengono effettuati prelievi sanguigni per valutare analiticamente le condizioni fisiche e fotografare dettagliatamente la situazione della persona. Viene tenuto sotto controllo anche l’aspetto psichico correlato alla patologia. In tal modo si può stilare una terapia a misura di ciascun paziente. Nella chemioterapia vengono utilizzate tutte le molecole attive sulla singola patologia, combinate fra di loro, al fine di accrescere i benefici creando delle sinergie. La chemio, anziché in unica soluzione, viene somministrata gradualmente, frazionata in cinque giorni, unitamente a integratori alimentari, naturali al 100%.
Ogni integratore è studiato per cercare di proteggere i vari organi dai danni causati dalla chemio, abbattendone così del 70% la tossicità. Curiosità: uno degli integratori naturali inseriti è l’acqua dell’Oceano filtrata e purificata che, da sola, contiene ben 90 elementi curativi. Questo viene chiamato metodo Lagarde.
Dr. Michele Bianchi, medico chirurgo