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Congresso Agorà 2021. La Medicina Estetica: come cambiano le richieste in tempi di Covid

Si è appena conclusa l’edizione annuale del Congresso Agorà, Società Italiana di Medicina Estetica, nonché Istituto Scientifico accreditato leader nella formazione di Medici e Chirurghi a Indirizzo Estetico, che ha avuto luogo presso il MiCo di Milano (14 ottobre-16 ottobre 2021). Numerosi gli interventi di esperti, che hanno illustrato il panorama attuale nel settore della Medicina Estetica.
Settore in inarrestabile ascesa, anche in tempi di Covid-19. Come affermato dal prof. Alberto Massirone, Presidente di Agorà: “Le richieste non rallentano, semplicemente mutano, a causa anche dello stato emergenziale che stiamo vivendo”.
A fornire un quadro esaustivo e dettagliato dei cambiamenti nelle richieste post-pandemia è la dott.ssa Nadia Tamburlin, Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica, Vice Presidente di Agorà e Vice Direttore della Scuola di Medicina a Indirizzo Estetico di Agorà.

Nella foto, in alto: la dottoressa Nadia Tamburlin, vicepresidente Agorà

Secondo quanto riportato dalla dottoressa, il trend della Medicina Estetica si attesta intorno al 60% e i trattamenti maggiormente richiesti sono relazionati all’uso della mascherina.
In un primo momento, il maggior numero di richieste ha riguardato il trattamento della zona oculare e perioculare. L’impiego della mascherina, che copre i due terzi inferiori del viso, ha posto il focus sullo sguardo, che è, così, risultato maggiormente in rilievo. In seguito, quando l’obbligo della mascherina all’aperto si è allentato, l’attenzione è tornata nuovamente sulla zona delle labbra. Inoltre, numerose sono state le richieste volte al miglioramento della skin quality in generale e al trattamento della “maskne” in particolare, ovvero la comparsa di acne, imperfezioni e impurità dovute all’uso prolungato della mascherina.

Nella foto, in alto: ancora la dottoressa Tamburlin

Per quanto riguarda la classifica dei trattamenti più richiesti nel 2021 – ha spiegato la dottoressa Tamburlin – si conferma ai primi posti il trattamento con Filler, che si attesta al 47% per le donne e al 42% per gli uomini nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 40 anni. La prima richiesta in merito al Filler rimane l’area periorale (45%, in leggero aumento rispetto al 2020), data l’importanza per i clienti di sfoderare un bel sorriso. Segue l’area perioculare e naso geniena (37%). Infatti. grazie ai trattamenti di ultima generazione, sempre più specifici e performanti, vi è ora la possibilità di correggere uno degli inestetismi più odiati, le occhiaie, così da ottenere un vero e proprio effetto lifting. Inoltre, sono molte richieste relative alla volumizzazione degli zigomi (26%) e alla ridefinizione del terzo inferiore del volto e del profilo mandibolare (21%).
Il trattamento con Filler segue di poco quello con la Tossina Botulinica, che rimane la prima richiesta in Italia, conformemente al resto del mondo. Ne fanno richiesta il 54% delle donne e il 53% degli uomini tra i 40 e i 60 anni. Il trattamento, ancora più efficace, si indirizza a zone sempre più specifiche: rughe glabellari (75%), rughe dell’area perioculare (68%) e zona del terzo inferiore del viso (44%, in crescita).
Per quando riguarda il Peeling, si registra una distinzione per sesso e fascia d’età. Questo trattamento è richiesto dal 45% delle donne tra i 30 e i 40 anni e dal 30% degli uomini nella fascia d’età 18-30 e 30-40.
Un evergreen rimane la Rivitalizzazione Cutanea, a cui si affida il 35% delle donne tra i 40 e i 60 e degli uomini tra i 30 e 40. Le richieste oltrepassano il 90% per il viso, mentre si attestano sul 70% per il collo e il 65% per il decollété. La rivitalizzazione Cutanea presenta un ventaglio di prodotti, di cui il principale rimane l’Acido Ialuronico non cross-linkato ad alto e basso peso molecolare, ai polinucleotidi e a complessi di aminoacidi e vitamine per ridonare turgore e luminosità alla pelle: trattamenti indicati sia nel pre che nel post-chirurgico.

Nella foto, in alto: il vicepresidente Agorà mentre parla al Congresso

Da questi dati emerge un alto tasso di clientela maschile. Indice del fatto che anche gli uomini, nelle diverse fasce d’età, sono sempre più interessati alla propria immagine e alla cura di sé.
Oltre ai trattamenti per il viso, poi, sono molto richiesti anche quelli per il Body Countouring, ovvero per la modellazione del corpo. Tra i trattamenti di ultima generazione maggiormente richiesti vi sono quelli di Intradermoterapia (più del 55%), quelli con Carbossiterapia ad alti o bassi flussi (più del il 45%), Laser e Cavitazione (entrambi al 35%), Meccanostimolazione e Criolipolisi (entrambi al 25%). Molto interessante è il target: ricorre a questo tipo di trattamenti il 54% di uomini e donne nella fascia di età compresa tra i 30 e i 40 anni per trattare inestetismi e adiposità localizzata su addome, gambe e glutei.
Un’altra proposta della Medicina Estetica molto richiesta ultimamente è la Laser Epilazione. Vi ricorrono rispettivamente il 62% delle donne tra i 18 e i 30 e il 43% degli uomini tra i 30 e i 40. Un altro dato notevole: ben il 52% dei clienti di sesso maschile nella fascia 24-30 anni è interessato alla Rimozione di tatuaggi.
Durante il suo intervento al convegno Agorà, la dottoressa Tamburlin ha anche posto l’accento sulle motivazioni che spingono i pazienti ad avvicinarsi alla Medicina Estetica. Un aspetto estremamente interessante, che permette di comprendere meglio alcuni aspetti della nostra società e del modo in cui ci percepiamo con il passare del tempo. Le motivazioni, infatti, variano con il variare delle fasce d’età. Tra i 18 e i 30 anni, i clienti ricorrono alla Medicina Estetica per combattere le proprie insicurezze, colmare alcune fragilità ed emulare modelli di riferimento. In questi casi, è fondamentale la ponderata decisione del professionista rispetto alle richieste effettuate.

Nella foto, in alto: cerimonia conclusiva del Congresso Agorà. Il direttivo

Con l’avanzare dell’età, l’interesse è più rivolto a combattere i segni del tempo: tra i 30 e i 40 anni in un’ottica di prevenzione, tra i 40 e i 60 con un peculiare interesse per i trattamenti Anti-aging, volti al recupero e mantenimento della miglior forma di benessere, e dopo i 60 per ridurre rughe e lassità cutanee con trattamenti Anti-aging e Photo-aging.
Alla luce di questi dati illuminanti, si può concludere che il settore della Medicina Estetica non ha subito una battuta d’arresto con la pandemia di Covid-19. Anzi, ha potenziato le proprie proposte, diversificandole in base alle esigenze del presente. Poposte che, nell’anno corrente, risultano ancora più varie, performanti e sicure. Come affermato dal dottor Massirone: “Dopo questi due anni faticosi, siamo orgogliosi di constatare che la Medicina Estetica non si è mai fermata, ma anzi è stata fucina di innovazione per continuare a garantire i più elevati standard di sicurezza”.
Luana Vizzini

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