Non tutti sanno che Milano ebbe tre Broletti che si trovano intorno a Piazza Duomo. Il più antico è il piccolo Brolo o Vecchio, di fianco all’Arcivescovado (sede de vescovo di Milano), precisamente dove oggi si trova Palazzo Reale. Il Palazzo Reale è in stile Neoclassico ed è conosciuto dai turisti italiani e stranieri come sede di mostre d’arte, d’importanza Internazionale. Il secondo Broletto è detto Nuovo, si trova in piazza Mercanti. I turisti passandoci di fianco, rimangono affascinati per la sua diversità di stile con il Duomo e i Palazzi intorno. Sono una serie di palazzi sempre in stile Gotico e Rinascimentale. Entrando nella piazzetta che oggi è divisa in due si respira un’aria romantica e molto nobiliare per la presenza degli stemmi, Visconti e Sforza sulle pareti di facciata degli edifici e anche per la presenza di un pozzo. Il terzo, detto Nuovissimo, si trova nella corsia di San Marcellino (oggi via Broletto). Gli stessi milanesi e turisti non ci fanno più caso passando per via Broletto al perché si chiama così. Comunque non hanno tutti i torti perché non ha più la forma di una piazza e si trovano altri edifici di epoche differenti in diversi stili. Ma cos’era il Broletto?
Nella foto in alto : piazza Mercanti. Il Broletto
S’intende il luogo, una piazza dove si svolgevano le funzioni pubbliche di amministrazione della città. Il broletto era costruito con il piano terra aperto a portico per consentire la presenza dei cittadini e per amministrare la giustizia in presenza di numerose persone, mentre al piano superiore si trova una grande sala per le riunioni del Consiglio Generale. Di solito parliamo di strutture trecentesche, con archi a tutto sesto o a sesto acuto, dipende dal periodo e sono costruiti in pietra o mattone a secondo della regione. È costituito da due piani quello inferiore che spesso è un porticato aperto dove si tenevano assemblee del popolo o il mercato e uno superiore dove ci sono estese stanze, dove si tenevano riunioni delle giunte o dove facevano udienze i giudici, e con aperture, le finestre, abbastanza grandi. Spesso queste strutture si trovano vicino alle chiese principali della città, per la stretta relazione che si crea fra il mondo laico ed ecclesiastico.
Stefania Monciardini