Nella foto, in alto: la Madonnina in rame con lamine d’oro
Perché piazza Duomo è un punto di riferimento per molti milanesi? Ovviamente la piazza Duomo è nata intorno alla Cattedrale simbolo dei Milanesi. Il Duomo di Milano. L’espansione della città avvenne in modo naturale a forma radiale perché i costruttori oltre a cercavi di seguire il corso dei Navigli, nel medioevo la piazza Duomo costituiva il nucleo centrale della città. La Cattedrale fu voluta dai milanesi. Iniziata nel 1386 e poi ampliata da Gian Galeazzi Visconti, duca di Milano. Importante è sapere che il luogo, dove si trova oggi la Cattedrale era già uno spazio occupato da diverse chiese molto antiche: dalla chiesa di Santa Maria Maggiore (consacrata nel 836), dalla chiesa di Santa Tecla (IV secolo d.C.) e dal battistero a forma ottagonale di San Giovanni alle Fonti, (378- 397) costruito da S. Ambrogio. La storia ci ricorda che per il trasporto del marmo di Candoglia che serviva per la costruzione del Duomo di Milano, il Naviglio venne fatto arrivare fino alla piazza Duomo.
Nella foto, in alto: un piccione. Un classico ospite di piazza Duomo
Milano nel 1300 e 1400 era considerata il centro della cultura internazionale. I signori di Milano, prima la famiglia Visconti e poi la famiglia Sforza, erano i committenti, mecenati dello splendore di opere d’arte, di diversi palazzi e chiese presenti a Milano, in stile Romanico, Gotico e Rinascimentale. Le teorie che si andavano sviluppando nel Quattrocento, erano che la piazza non era più il cuore della vita comunitaria, ma luogo destinato a cerimonie e parate. Ha una forma regolare e spesso porticata, avendo al centro una statua o una colonna commemorativa. Seguendo questa teoria s’inizia a realizzare la piazza Duomo. Nei secoli successivi e in particolar modo nel 1600, Milano sotto il dominio degli Spagnoli, con San Carlo Borromeo si desidera sistemare decorosamente la piazza, ma purtroppo bisogna aspettare il 1700 a causa della mancanza di denari. Il Settecento è un secolo favorevole alla apertura delle piazze. Milano si trova sotto il dominio degli Austriaci. Si vuole farla ritornare al suo precedente splendore e politicamente divenne un centro importante in quanto doveva stabilirsi il figlio dell’Imperatrice Maria Teresa D’Austria. Così la piazza viene rinnovata, realizzando dove allora c’era il Broletto la costruzione dell’attuale palazzo Reale ( 1773-1778) da parte di Giuseppe Piermarini (1734-1808). In particolare la facciata del Duomo si arrichisce dello stile Neoclassico e venne dedicata a Santa Maria Nascente. In questa occasione venne innalzata nel 1774 sulla guglia maggiore la statua della Madonnina a protezione della città. La Madonnina è in rame ricoperta di lamine d’oro.
Nella foto, in alto: la piazza Duomo di tempo fa
Siamo giunti al periodo Napoleonico (1796-1815) a Milano entra trionfante Napoleone proclamatosi Imperatore in Piazza Duomo e la tradizione proferisce che si fece incoronare proprio dentro la Cattedrale. L’obiettivo è la trasformazione urbanistica ed edilizia della città per renderla simile a Parigi. Nonostante molti progetti rimasero sulla carta abbiamo alcuni esempi. Si conclude la facciata del Duomo mantenendola in stile Gotico Internazionale. Si costruisce l’Arco di Trionfo detto successivamente Arco della Pace. E’un monumento commemorativo dell’ingresso a Milano di Napoleone Bonaparte. Si trova alle porte di Milano, circondato da una piazza circolare tipico modello parigino. Viene segnato il passaggio di Napoleone anche dall’attuale corso Sempione, un viale alberato simile ai Boulevard di Parigi. Idealmente segue una direttrice che attraversa il parco Sempione entra nel Castello passando per via Dante per finire in piazza Duomo di fronte alla Cattedrale. Per vedere la piazza del Duomo così come la vediamo oggi dobbiamo aspettare l’Unità d’Italia nel 1861, quando viene indetto un concorso da Giuseppe Vittorio Emanuele. Il progetto vincitore è quello di Giuseppe Mengoni ( 1829-1877). Viene realizzata la grande piazza rettangolare di fronte alla Cattedrale, a ragione di restituire dignità alla maestosa facciata. Si realizza anche la Galleria Vittorio Emanuele. Per un effetto scenografico prevede delle quinte realizzando intorno alla piazza rettangolare edifici porticati demolendo gli edifici medioevali presenti all’interno e intorno ad essa.