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Elsayed Youssef illumina Milano con “Un Sole che non vuole sorgere”. Un viaggio poetico tra idioma arabo e italiano

Sabato, 12 aprile 2025. Ore 18,00. Il cielo si colora delle tonalità del Sunset e sotto il cielo, quasi stellato di Milano, ¹si è svolta una serata incantevole, molto attesa. Location? Speciale e suggestiva. Il laboratorio di quartiere Giambellino-Lorenteggio, Casetta Verde, in mezzo alla natura, dove la magia della poesia ha preso vita e ha fatto da padrona scatenandosi in un ballo frenetico tra cultura araba e cultura italiana. La presentazione del libro del poeta egiziano Elsayed Youssef ha richiamato a sè un pubblico appassionato.

Nella foto, in alto: il poeta a destra con noti rappresentanti della letteratura araba e italiana

Trait d’union? L’immenso amore per la poesia e per la cultura in generale.
Ad inaugurare la kernesse? Con grazia e profondità, è stata bella Rahma, figlia di Youssef. La sua toccante introduzione ha messo in luce il percorso artistico, in gran divenire, di suo padre. Illustrando, oltretutto, un curriculum di gran rispetto. Le letture di versi tratti dalla raccolta “Un Sole che non vuole sorgere” hanno davvero avvolto, con un manto d’incanto, il vasto pubblico italo-arabo. Mentre Youssef ha,
sorprendentemente, alternato le sue poesie in arabo e italiano, creando un’atmosfera di dialogo e connessione.

Nella foto, in alto: il poeta Youssef e il suo libro di poesie
Ad accompagnare la voce calda del poeta egiziano, sonorità tipiche e strumenti caratteristici hanno dato vita a un ambiente favoloso, trasformando la presentazione in una vera e propria performance. La fusione di parole e musica ha messo in risalto la ricchezza della tradizione poetica araba, mescolata a influenze italiane, in un dialogo culturale ammaliante.
La mescolanza di poesia e musica ha esaltato la ricchezza della tradizione poetica araba, intrecciandola con gli influssi italiani, dando vita a un dialogo culturale vibrante e stimolante.

Nella foto, in alto: il banchetto con i libri di poesie
La presenza fra il pubblico di noti rappresentanti della letteratura araba e italiana ha ulteriormente accentuato l’importanza dell’evento, dando vita a riflessioni condivise sul potente messaggio dell’opera di Youssef. La serata ha messo in luce la poesia come strumento di comunicazione e unione tra culture diverse, celebrando un autore capace di connettere esperienze e storie distanti attraverso la sua arte.

Nella foto, in alto: al centro figlia e padre poeta con una parte del pubblico

“Un Sole che Non Vuole Sorgere” si distingue per il suo forte significato umano. Pur trasmettendo un velo di pessimismo, riesce a colpire nel profondo, stimolando una riflessione interculturale. La serata si è conclusa tra calorosi applausi, sintomo che la poesia di Elsayed Youssef non solo risuona nella sua collettività, ma si irradia, come un sole che scalda, verso un pubblico sempre più vasto e affamato di parole e storie. Chissà… forse… questo sole, alla fine… sorgerà!

Tiziana Giglioli

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