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Giacinto Auriti e il segreto del denaro

Giacinto Auriti nacque a  Guardiagrele il 10.10.1923 e morì a Roma il 11.08.2006. E’ stato un giurista, scrittore, politico, preside della facoltà di diritto di Teramo ma soprattutto una mente pensante. Aveva capito come funziona il denaro:  “La proprietà della moneta va attribuita al Popolo, che per convenzione sociale le attribuisce il valore: ognuno infatti accetta moneta in previsione di poterla spendere a sua volta”. Giacinto aveva un sogno, il benessere economico per tutti. Oggi con varie metodologie il denaro è stato privatizzato, cioè le banche non sono un istituzione  Statale come dovrebbe essere, bensì sono di soggetti privati. Molto evidente: sulla banconota euro abbiamo anche il simbolo del copyright. Questo vuol dire che chi stampa il denaro ha il potere. Altro che democrazia (potere del popolo).

c euro

Nella foto si vede il simbolo di copyright vicino alla scritta BCE

simec

Nella foto, in alto: il Simec con la scritta: propietà del portatore

La mancanza di denaro è causa di suicidi, e Giacinto si batteva a favore della vita. Fece diverse iniziative per arginare il problema: Il SAUS sindacato antiusura (fondatore e segretario), e nel 2000 si mise a stampare una moneta di proprietà del popolo il SIMEC (simboli econometrici di valore indotto) di esclusiva proprietà del portatore (come è esplicitamente stampato sui biglietti). Il professore Giacinto aveva ridato costituzionalità al denaro. Si potevano scambiare centomila lire con un controvalore doppio duecentomila SIMEC. L’ esperimento fu bloccato per motivi precauzionali dalla procura di Chieti (il potere è potere). Vi invito a fare degli approfondimenti su questo straordinario Uomo. Beppe Grillo fu ispirato per un suo spettacolo che trovate su youtube “Apocalisse Morbida”. Anche il denaro va incontro inevitabilmente ad una sua evoluzione speriamo di natura umanitaria.

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