Ci siete tutti? Andiamo avanti con la seconda parte di Fight Forever? Sì, dai che almeno avete qualcosa da leggere sul wrestling mentre siete in vacanza – per chi ci va – e per distrarvi dal lavoro per chi non ci va.
Scusate per il ritardo con cui pubblichiamo il tutto, ma come talvolta vi raccontiamo, Erika Corvo si scontra regolarmente con tutto quello che fa parte della vita di una persona normale: lavoro e disoccupazione, burocrazia demenziale, peregrinaggi a vuoto per uffici comunali dove nessuno sa nulla e, se sa qualcosa, ti incasina ancora di più, faccende condominiali da guerra fredda U.S.A. vs U.R.S.S. e nemmeno tanto fredda (compresi raid notturni punitivi, rappresaglie e guerra chimica), patologie che le ASL hanno inserito nei libri di Magia custoditi ad Hogwarts e varie altre. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, e tutto il resto è storia passata.
Quinto match: Taurus contro Dennis. Dennis inizia malmenando la Montagna, e i Verdi insorgono perché le montagne vanno rispettate e protette. Porca miseria, nonostante Taurus sia altissimo, sapete che Dennis è più alto? Beh, alto o basso si becca una scarica di chop da devastazione, ma riesce a cavarsela facendo volare il monumentale avversario al piano di sotto spostandogli le corde mentre ci si lancia sopra. Poi gioca al dottore mostrando all’arbitro dove ha la bua mentre, di sotto, Hardcore Cassi pensa bene di saccagnare Taurus sperando di fargli male. See, ciao! Quando Taurus risale, Dennis tenta una sleeper hold, ma il gigante se ne impiffera altamente e lo sbatacchia via con una super sideslam seguita da un paio di lariat, una avalanche e uno splash. Adesso sì che Dennis ha la bua! Di sotto c’è sempre Cassi che distrae l’arbitro in modo da passare a Dennis la cintura, e questi la usa per colpire l’avversario senza venire squalificato, ma in ogni caso, anche questo non basta per il pin vincente.
Proprio non gli riesce di trovare il punto debole di Taurus, eppure a chi, come noi, osserva da fuori, il punto strategico dove colpire con forza è bene evidenziato da una X. E se allora l’altro non colpisce, è proprio Montagna che cammina a chiudere la faccenda con una black hole slam, e buonanotte ai suonatori. Dai, bravo Dennis che, anche se non ha combinato niente di spettacolare, dato che era al suo debutto sul ring, va benissimo così.
Sesto match: gli M&M ovvero Maverick Mayhew e Connor Mills contro i Top Players ovvero Jesse Jones e Sonny Vegas. Gli M&M sono due inglesini adorabili, acrobatici e scattanti come piacciono a noi. Li conosciamo da un pezzo e ci hanno sempre entusiasmato parecchio. Quanto a Jones e Vegas, quando hanno lo stimolo giusto, fanno scintille! Cosa ci riservano questa sera? Uno spettacolo nello spettacolo! Qualcosa che chiamarlo main event è ancora poco. Lasciamo volutamente i minuti in cui vengono compiute le mosse per farvi capire che cosa abbiamo visto nello spazio di pochi minuti, la mitragliata di mosse eseguite alla perfezione a pochi secondi l’una dall’altra, perché sia chiaro il livello di preparazione atletica di questi ragazzi in grado di tenere un ritmo pazzesco per dieci minuti. E solo noi dell’ambiente possiamo sapere quanto siano lunghi dieci minuti sul ring.
L’incontro prende vita da subito, quando gli M&M si rifiutano di stringere la mano ai colleghi italiani. Vegas, lo buttano di sotto prima ancora che possa dire “beh”, e Jones si becca un double hiptoss, un double elbowdrop in stereofonia, poi Connor gli spantega sopra Maverick con una casadora (min 1.18). Jesse viene nuovamente acchiappato e Mills gli propina una variante della inside cradle (min 1.48). Chop e megachop si sprecano dentro e fuori dal ring, calci qua e là, e fin qui è tutto nell’ordinaria aministrazione. Sonny massacra Maverick con una neckbreaker (min 3.42), ma invece di subire e basta, quell’inglesino piccolo piccolo rifila una hurricanrana a Jones insieme ad una spear a Sonny e poi colpisce di nuovo su Jesse con un enziguiri (min 4.19). Entra Mills e semina il terrore facendo piazza pulita, infierendo su Jesse con una Corner second rope spingboard moonsault (min 4.58), un diving elbow (min 5.39) e una crash landing (min 5.47). Acchiappa il compagno di squadra e gli fa fare una satellite DDT assistita (min 6.07) che anche se viene stoppata in tempo da Jesse era una roba a dir poco mitica. Ma poi si becca una enziguiri da Jones che tutto sommato non è che stesse lì a guardare e farsi menare. Il buon Jesse si posiziona Mills sulle spalle e cerca di salire sulla seconda corda per una second rope rolling senton. Ma siccome dopo qualche tentativo non ci riesce, smadonna un gigantesco un “ma vaffanc…” (min 6.56) a piena voce e piazza una rolling senton normale, sommerso da una valanga di applausi e di risate. Quando prendi un botch e riesci a trasformarlo nell’indimenticabile evento epico della serata, vuol dire che sei un grande e che hai sempre a situazione sotto controllo. E poi? Jones, adesso, si mette a quattro zampe. Sonny prende la rincorsa e lo usa come sgabello per una second rope overhead belly to belly suplex assistito (min 7.17). Mentre entrambi si lanciano sul povero Mills per il pin, Maverick sale sulla terza e zompa addosso a tutti e tre con una frog splash bellissima (min 7.35). Preparate il pane tostato perché tutti quanti sono diventati marmellata.
Si rialzano, e durante un po’ di fighting spirit, Jesse si scansa in tempo e Maverick tira un enziguiri al compagno. Ma anche Mills è bravo a scansarsi e Sonny tira un superkick al suo partner. Altro enziguiri di Mills su Sonny, poi eccolo che parte con un’altra satellite DDT assistita meravigliosa (min 8.50). Signore, ti ringraziamo di averci permesso di spegnere la tv e incontrare la ICW: nemmeno nel più roseo dei nostri sogni, fino a qualche anno fa, ci saremmo mai immaginate di poter vedere dei match del genere, di conoscere di persona questi piccoli grandi eroi del wrestling, di poterci congratulare con loro per quello che danno sul ring. Ragazzi, non sarete ricchi e famosi come “quelli là”, ma quanto, quanto siete più bravi! Ma mica è finita, eh? Mills tenta un roll up e si becca un superkick da Jones. Rientra il piccolo Maverick e sgusciando di qua e di là arriva con nonchalance a piazzare nientemeno che una canadian destroyer su Jesse (min 9.42). Sonny cerca di distrarre l’avversario ma appena si concentra su Mills, Maverick riesce ad ottenere il conto di tre. Din, din, din! Bravi, bravi, e ancora bravi a tutti e quattro! Che spettacolo meraviglioso, che bombardamento di adrenalina e di emozioni! Stendete il tappeto rosso quando passano, alzatevi in piedi e applaudite.
E adesso c’è un altro bel match, roba rara e preziosa, perché una donna che combatta contro un uomo già non si vede spesso. Che poi siano fratello e sorella a battersi, diremmo che sia un evento più unico che raro: Mr Excellent contro la sorella Queen Maya. Lo scontro ha in palio una posta avvero eccezionale: il possesso delle azioni della ICW. Essendo fratello e sorella, come logica vuole, ne detengono il cinquanta per cento ciascuno. Ma l’avidità gioca il suo ruolo, e La Casta ha in mente mille progetti. Bisogna che abbiano il cento per cento delle azioni o non potranno mai fare quello che gli pare! Il match si riscalda quando Maya fa cavalcare la terza corda a Mr. Excellent e la scuote finché invece di un fratello diventa una sorella anche lui. Emilio scende di sotto a riprendere fiato e ritrovare gli attributi, ma Maya lo insegue per continuare a suonargliele. Ma ve li immaginate, questi due, da bambini, come dovessero litigare per contendersi un giocattolo? Prima o poi, la loro mamma la dobbiamo intervistare! Ma torniamo al ring. Se il match di prima è stato all’insegna delle acrobazie, qua si menano e basta, ma così forte che ogni volta che Maya bumpa, l’arbitro rimbalza di mezzo metro per il contraccolpo e le chop si sentono fino in Amazzonia. E del resto, mica puoi fare tutti i match dello stesso tipo, quindi va benissimo che dopo un incontro adrenalinico come quello di prima, questo sia, a confronto, rilassante. Ci si riposa la voce, la mente e le mani. Maya piazza una black hole slam, Excellent le aggiusta un roll up, ma il conteggio è solo di due. Emilio tenta la decapitazione, Maya un fisherman suplex. Excellent tenta di caricarsi la Regina sulle spalle per una musclebuster, ma per lui è troppo pesante e si spantega ingloriosamente al suolo. Maya replica con un running powerslam ma viene colpito l’arbitro. Che strani esseri, questi arbitri: sono sempre wrestlers che magari combattevano nel match di prima, in cui ne hanno prese di tutti i colori senza nemmeno dire beh, e appena indossano la maglia a strisce diventano dei debolucci che appena li tocchi vanno giù per mezza giornata! Che le maglie arbitrali siano fatte di fibre di Kriptonite verde? Naturalmente, mentre l’arbitro è tramortito, in coma profondo e con elettroencefalogramma piatto, arrivano su quelli della Casta a rovinare la bella festa! Proprio quando Maya sembrava avesse preso il controllo della situazione, arrivano loro e suonano la poveretta come un tamburo. La slammano al suolo senza tanti complimenti, poi mentre gli altri la tengono in posizione, Emilio le tira una sediata in zucca. Quelli della Casta si eclissano dopo aver fatto rinvenire l’arbitro, e a questi non rimane che battere il pin vincente. La Casta, ora possiede il 100% delle azioni ICW. Quale uso ne vorranno fare?
Ottavo e penultimo match, valido per il titolo dei pesi leggeri: Hardcore Cassi contro Trevis. Apre le ostilità Cassi aggredendo Trevis alle spalle. In più, gli tira uno schiaffo, e questo lo fa incazzare peggio che se gli avesse rotto un braccio. Allora, poco dopo, Trevis glielo rende, pari pari. Non contento, gli appioppa una free fall drop seguita da un basement dropkick e anche settemila botte sulla zucca e un dropkick. Ma sotto il ring c’è Dennis che disturba, e Cassi ne approfitta per riprendere in mano la situazione e distrarre l’arbitro mentre di sotto se le suonano di santa ragione. Quando Trevis risorge e torna di sopra tenta di strangolarlo sulle corde La pantomima si ripete: Cassi distrae l’arbitro mentre Dennis ne combina di ogni al povero Trevis. I due sono di spalle e non vediamo esattamente cosa faccia, ma probabilmente gli ficca le dita negli occhi, nelle orecchie, nel naso ed in ogni altro pertugio finché L’arbitro non si gira, li vede, e Dennis deve mollare la presa. Una manica di calcioni è il minimo che Trevis possa fare per ripagare l’avversario delle scorrettezze subìte. Cassi continua l’offensiva con un back to belly suplex e Trevis replica con una nothern lights suplex seguito da double stomp. Cassi gli piazza una cutter poi tenta qualcosa dalla terza corda ma Trevis lo intercetta con un superkick che sembra un missile scud degli americani nella guerra del golfo. Tutti ci provano ma il pin ancora non arriva. Anche Trevis prova qualcosa dalla terza corda ma come al solito c’è Dennis non solo a distrarlo, ma anche a buttarlo giù come una pera dopo un superkick, Cassi ne approfitta nuovamente, se ne viene fuori con una twist of fate, e din din din, eccolo qua, il pin finale!
E oltre al pin finale, siamo arrivati anche all’incontro finale: Riot contro Lenders! Dai che ve lo raccontiamo! L’inizio rientra nei canoni: corrono qua e là, rotolano, tentano qualcosa… poi Lenders schiaffeggia Riot e Riot sputa in faccia a Lender, e questo sì che riscalda gli animi! Riot finisce di sotto, Lenders gli zompa sopra con una suicide dive. Quando tornano su, Lenders vola sull’avversario con un dropkick altissimo, bellissimo, levissimo. Arriva Messner e regala a tutti una bottiglia d’acqua. Le azioni con cui risponde Riot sono sempre fuori dal comune, e il suo marchio di fabbrica è che combatte a trecentosessanta gradi: pestando i piedi, facendo sgambetti, sberloni, serie di calci velocissimi e tutto il possibile. Tenta una Romero special ma Lenders non cede. Prova con una coquina clutch seguita da una senton. Si intercettano l’un l’altro in aria con un calcio volante e vanno giù entrambi come pere mature, poi Riot riprende il massacro tentando dapprima di strangolare il suo antagonista sulle corde e zompandogli sopra con una cannonball. Sagra dello sberlone con contorno di ginocchiate, gomitate, varie chop e una spolverata di avalanche, poi Lenders piazza un fisherman suplex. Riot tenta la fuga dabbasso ma l’altro lo spantega con un suicide dive. Torna su e si becca una frog splash a cui replica con una black hole slam. Ritenta una cannonball ma il Goleador si scansa e non solo lo manda a vuoto ma poco dopo lo atterra con una canadian destroyer. Ma, ma, ma… sul più bello arriva Kobra asserendo che ora è lui il solo proprietario della ICW, e allora l’arbitro lo fa lui. Caccia via il direttore di gara e si infila lui la maglia a strisce. Lenders pensa bene di accoglierlo con un superkick di quelli tremendi da mandarlo ko a sognare stelline e angioletti. Poi è il suo turno di vedere le stelle con una cutter da reparto demolizioni di Riot. Anche Kobra appartiene a quella strana razza di wrestlers che appena indossano la maglia zebrata perdono i superpoteri e rimangono al tappeto due giorni appena uno li tocca. Riot arriva con due sedie ma Lenders non è scemo e gli basta un nonnulla per evitarle tutte e due e sminchionare Riot… sì, ma per poco! Al rosso atomico basta poco a riprendersi e nonostante gli enziguiri ricevuti tira una spear nelle parti basse a Lenders, lo piazza su una sedia e dopo aver tirato un acutissimo urlo belluino, prima gli vola sopra con una cannonball, poi gli affibbia una canadian destroyer bellissima e infine si guarda attorno come a chiedere “sono stato bravo?” Bravissimo, tesoro bello! Ti adoriamo davvero, ma non hai fatto abbastanza da schienare Lenders! Allora interviene anche Kobra immaginando di concludere la faccenda con un pugnone tremendo al Goleador mentre Riot lo tiene fermo, e invece Lenders si scansa, tira un elbow all’infido zebrato, un superkick al guerrillero, torna ad occuparsi di Kobra con un german suplex e di Riot con un fisherman suplex. Tutti morti. Tenta lo schienamento su Riot, ma a parte che non c’è più nessun arbitro, arrivano quelli della Casta a scassare i marroni a tutti. Arrivano in massa tutti gli altri (Mori, Eron Sky, Jesse Jones, Sonny Vegas e qualcun altro che non distinguiamo per via delle luci) e giù sventole per tutti come se ci fossero i saldi. Finiscono tutti a pianterreno e Mori ci si lancia sopra in una senton plancha mentre nel pubblico tutti quanti gridano qualcosa in un delirio generale. Magari anche “Maria, butta la pasta”, che tanto è la stessa cosa. Bene, siamo all’epilogo: Se ne vanno tutti e restano, come logica vuole, solo Riot e Lenders. Riot si leva la maglia e tra una spear pazzesca al suo antagonista, sale sulla terza corda per tentare qualcosa ma l’altro si rialza veloce come un gatto, lo tira giù di prepotenza, lo schiena, e alla fine Riot cede per sottomissione, con il pin sancito dall’arbitro ufficiale che torna ora sulla scena, mentre a nulla vale un’ennesima invasione di campo da parte di ambo le fazioni.
Quindi, in teoria, quest dovrebbe essere l’ultima volta che assistiamo ad uno show di Fight Forever, in quanto quelli della Casta hanno affermato che adesso che la federazione appartiene a loro, Fight Forever gli sta sulle scatole e non lo vogliono fare più. Ma… C’è un ma! Viene fuori Tenacious Dalla e, microfono in mano, comunica che mentre sul ring si combatteva per il possesso di tutte le quote ICW, lui era nel backstage che acquistava regolarmente tutto quello che era in possesso di Queen Maya. E allora Kobra in realtà non è il padrone, non comanda nulla e non ha nessun diritto di fare il bello e il cattivo tempo. Semmai è lui, Tenacious, che ora è General Manager, che può fare e disfare a suo piacimento! Fight Forever ritornerà a settembre e pappappero!
Ci rivediamo tutti a Mezzate, allora? Beh, buone vacanze a tutti! Spassatevela, divertitevi e state allegri!
Infinite grazie ai nostri due cavalieri erranti intercessi in nostro soccorso: come al solito il dottor Birrachiara, ma soprattutto Emanuel El Gringo che ne ha fatto le veci mentre questi era in vacanza.
Stay tuned, mi raccomando!
Erika Corvo