Nella foto: una mossa di Viet Vo Dao
Il Viet Vo Dao, “la Via dell’Arte Marziale Vietnamita”, fa parte della storia di un popolo che ha sempre dovuto lottare per la sopravvivenza. Tale arte marziale è nata in ambito contadino e si è sviluppata con esso, diversamente da quanto è successo nel resto delle regioni asiatiche, dove la pratica delle arti marziali era prerogativa di classi sociali privilegiate.La leggenda riconosce nell’imperatore Hung Vuong I, fondatore del Vietnam, anche il fondatore delle arti marziali vietnamite. Numerosi reperti archeologici testimoniano infatti come esse si siano sviluppate e strutturate sotto la dinastia Hung Vuong (2879 – 258 a.C.), in parallelo allo sviluppo della filosofia e della scienza medica tradizionale. Sin dall’origine, le scuole o gli stili, non portarono il nome di persone o famiglie, ma piuttosto i nomi dei villaggi e delle regioni in cui nacquero, come Vo Binh Dinh, Vo Song Be, Vo Bach Ninh e tanti altri. Dobbiamo aspettare fino al 1° secolo dopo Cristo per avere una vera e propria formazione delle teorie e una codificazione di regole. E’ il periodo delle invasioni cinesi e l’arte marziale, usata fino a quel momento come mezzo di difesa, viene sfruttata come arte militare. Si perfezionano quindi le tecniche, la teoria e i princìpi del Vovinam. Intorno all’anno 1000 abbiamo un periodo di ulteriore sviluppo. Ancora una volta l’arte marziale viene usata in ambito militare per addestrare e istruire l’esercito che renderà possibile l’unità nazionale. Una volta conseguita l’indipendenza del Vietnam, il Vovinam Viet Vo Dao diventa un’arte simbolica della storia del popolo vietnamita. La disciplina venne ancora usata in seguito per difendere lo stato dall’invasione di altri popoli, e proprio grazie a un generale (Tran Hung Dao) le tecniche vennero rese pubbliche e codificate. Il libro forse più importante è quello di Tran Quang Khai Chieu Minh Dai Vuon (1241 -1294), intitolato “Linh Nam Vo Kinh” (L’arte marziale vietnamita), che costituisce il documento storico necessario per comprendere tutti i fondamenti del Viet Vo Dao. Vari fattori, tra qui la colonizzazione francese, l’industrializzazione e quindi l’introduzione di armi militari, fecero abbandonare al popolo vietnamita le arti marziali e con loro i valori che si tramandavano. Ma nel secolo scorso, grazie all’opera del Maestro Nguyen Loc, avvenne la rinascita di quest’arte marziale. Nato nel 1912 a Huu Bang nel Tonkino, iniziò un lungo studio delle arti marziali e della filosofia vietnamita, al termine del quale codificò e unificò il “Vo (=arte marziale) Viet Nam”. Solo nel 1945 ad Hanoi il Maestro presentò ufficialmente il movimento che prese l’attuale nome di “Vovinam Viet Vo Dao”. Nel 1960, prima di spegnersi a Saigon, il Maestro designò suo successoreil Maestro Le Sang, e consigliò ai suoi discepoli di diffondere il Viet Vo Dao nel mondo. Il 2 agosto 1962 il Maestro Phan Hoag lascia il Vietnam per studiare la situazione delle arti Marziali all’estero, soprattutto in oriente e in Europa. Dopo più di dieci anni di lavoro e di viaggi, il Maestro Phan Hoang riuscì a diffondere il Viet Vo Dao in numerosi paesi e a riunire i maestri vietnamiti che insegnavano nei diversi paesi l’autentica disciplina ma sotto denominazioni diverse.Questo grande lavoro è stato coronato con la creazione della Federazione internazionale Viet Vo Dao, fondata nel 1973, comunemente chiamata International Viet Vo Dao, della quale sono membri più di trenta nazioni nel mondo. Uno dei centri più accreditati di questa disciplina, con varie palestre anche nell’hinterland milanese, è il “Vovinam Milano”, con relativo sito www.vovinamilano.it