Print

Posted in:

Impennata di gasolio e benzina. Misure urgenti per salvaguardare i consumatori

Nella giornata di oggi, 13 gennaio 2023, meeting col Ministro Urso: le proposte di Altroconsumo. In sequela alla decisione del Governo Meloni di non rifinanziare per il 2023 lo sconto delle accise (30,5 centesimi alla pompa fino allo scorso novembre, poi ridotti a 18,3 centesimi di euro fino a fine anno), si sono evidenziati nei prini giorni dell’anno ingenti ingrandimenti dell’importo del carburante che colpiscono, a tutta prima, i consumatori. Ciò è quanto è venuto a galla dai controlli e analisi dei costi realizzati anche da Altroconsumo a cavallo di Capodanno.

Quando sono stati indentificati gli iperaumenti di diesel e benzina. In parecchi casi ben più alti del semplice aumento dovuto alla fine degli sconti governativi sulle accise. Difatti, a inizio del 9 gennaio 2023, c’è stato realmente un progressivo calo che allinea i valori a quelli della Media Italia. Cionondimeno, il grado del momento dei prezzi resta mediamente sollevato. Invero, basta pensare che il valore della Media Italia calcolata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per questa settimana, si mette in risalto tra quelli maggiormente alti. Sia considerando il periodo pre COVID-19 (anno 2019), sia osservando la distribuzione dei dati dal 2020 in poi. 

Nella foto, in alto: largo aumento carburante

Altroconsumo prenderà parte al Tavolo Tecnico, convocato dal Ministro Urso. In quella sede, infatti, rinfrescherà la richiesta al Governo di un’entrata in azione più sostanziale pe alleviare tali aumenti. Cioè, l’azzeramento temporaneo dell’Iva sui carburanti per autotrazione fino a data da definirsi, come richiesto dalla petizione di Altroconsumo, supportata da quasi settantamila firme. Poichè l’Iva si applica a tutte le componenti che formano il prezzo del carburante, il suo azzeramento è l’unica garanzia di assorbire gli effetti dei rialzi lungo tutta la filiera, inclusi eventuali fenomeni speculativi. Garantendo, pertanto, una vera e ferma frenata della crescita del prezzo alle pompe dei carburanti. Poi, un altro punto, sarà l’avvio di un’indagine per appurare cause ed eventuali responsabilità degli operatori lungo tutta la  filiera rispetto agli aumenti di prezzo registrati. Ancora, poi, che siano dati maggiori poteri ad Antitrust per metterla in condizione di monitorare la formazione dei prezzi nella filiera.

Nella foto, in alto: prezzi alle stelle di gasolio e benzina

Altro caposaldo, si metta in sicurezza l’approvvigionamento dei prodotti raffinati, al fine di evitare possibili carenze dell’offerta che genererebbero ulteriori aumenti dei costi. Concludendo, altro punto, si distingua la Media Italia dei prezzi su rete stradale ordinaria rispetto alla Media Italia dei prezzi praticati in autostrada per avere dei riferimenti aderenti alle due realtà.  “Urge un intervento governativo strutturale” ha dichiarato Federico Cavallo, responsabile Public Affairs e Media Relations Altroconsumo. “. Gli aumenti a cui stiamo assistendo impattano in modo significativo sul potere d’acquisto delle famiglie, già fortemente indebolitosi nel 2022. Permangono, poi, i timori che i rincari scarichino presto i propri effetti, come già accaduto in passato, su altre filiere e categorie di beni a causa del conseguente rialzo dei prezzi di produzione e trasporto, generando un avvitamento della crisi. Il Governo ha annunciato negli scorsi giorni nuovi interventi sia sul fronte fiscale che della trasparenza dei prezzi che, stando alle anticipazioni, rischiano però di essere insufficienti. Confidiamo che, nel tavolo di oggi, arrivino proposte articolate e strutturali su cui confrontarsi ed agire al più presto, nell’interesse dei cittadini” ha ultimato.

Salvatore La Verde

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *