Finalmente sono arrivati: i bonus per l’acquisto di auto e moto con emissioni di CO2 fino a 135 grammi per chilometro. L’occasione è imperdibile, ma non così semplice da ottenere. La normativa, infatti, prevede un limite massimo di 180 giorni per l’immatricolazione dei veicoli e la loro consegna.
Questo rappresenta uno scoglio considerevole, tenendo conto del fatto che, oltre alla crisi delle materie prime e dei chip, l’attuale guerra in Ucraina ha ulteriormente allungato i tempi di consegna da parte di concessionari e costruttori. Proprio dall’Ucraina, infatti, proviene un’importante quantità di cablaggi per veicoli destinati ai produttori automobilistici europei. Attualmente, si può attendere un veicolo nuovo anche per un anno intero. In aggiunta, le scorte delle auto in stock sono quasi completamente esaurite.
In particolare, si fa riferimento al decreto del Ministro dello sviluppo economico del 20 marzo 2019, articolo 6, richiamato dalla normativa sugli incentivi pubblicata il 16 maggio 2022 sulla Gazzetta Ufficiale, articolo 2, comma 5.
Tuttavia, non bisogna disperare. La buona notizia è che il Governo probabilmente prolungherà anche del doppio le tempistiche di immatricolazione e consegna.
Non mancano gli incentivi anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli, sia elettrici che ibridi, appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7. Tali incentivi prevedono un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro e del 40% fino a 4.000 mila euro, nel caso in cui venga rottamata una moto afferente a una classe compresa tra Euro 0 ed Euro 3. Per i ciclomotori e i motocicli termici nuovi delle medesime categorie è invece previsto un contributo del 40% del prezzo d’acquisto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, e fino a un massimo di 2.500 euro con rottamazione.
Peter Paul Huayta Robles