Nell’immaginario collettivo la parola circo o circense fa pensare a un tendone colorato, gabbie con animali “feroci”, cavalli bianchi con pennacchi, elefanti e ancora trapezi e funamboli e clown dai nasi rossi. Dalla seconda metà del 1900 in Francia nasce il “nuveau cirque” che da una svolta contemporanea avvicinando il circo al mondo del teatro, la magia col mimo e la danza. Il circo contemporaneo è inteso come una nuova forma di linguaggio scenico, che, puntando sull’immediatezza e l’universalità del gesto tecnico, si pone l’obiettivo di trasmettere una varietà di emozioni e sentimenti, per invitare lo spettatore a riflettere. L’Associazione Quattrox4 nasce nel Settembre 2011 da un’idea di Clara Storti, Elisa Angioni, Filippo Malerba e Marco Dellabianca, che dopo essersi conosciuti come insegnanti alla Piccola Scuola di Circo di Milano, decidono di dare vita insieme ad un luogo dove poter coltivare e condividere la propria passione per il circo, in un’ottica di contatto e contaminazione tra differenti linguaggi dello spettacolo. Il laboratorio ospita studi e anteprime di spettacoli, organizza un calendario di cabaret circensi e apre lo spazio a residenze creative; in breve tempo è diventato uno dei centri di formazione circense più importanti di Milano per i bambini a partire dai 4 anni con un approccio ludico-educativo e per gli adulti con un approccio specifico e mono-disciplinare. A completare l’offerta formativa, seminari intensivi tenuti da formatori e artisti provenienti dall’Italia e dall’Europa, rivolti ad amatori e professionisti. Con l’idea di sensibilizzare il pubblico e stimolare l’interesse rispetto al circo contemporaneo, l’Associazione promuove varie occasioni di spettacolo e organizza incontri aperti con gli artisti e gli spettatori ed ha iniziato una collaborazione con la compagnia teatrale Civilleri/Lo Sicco ed ha preso parte a progetti di messa in scena collettiva presso il Teatro Era di Pontedera e il Piccolo Teatro di Milano. “Il nuovo circo o circo contemporaneo è un lavoro sulle zone di confine, luoghi prolifici per indagare dimensioni di spettacolo ancora inesplorate, è una trama di legami nuovi per continuare a sorprendere gli spettatori.” (Christophe Bladin-Estournet) Tiziana Gatti