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Intervista a Martina Pezza. Giovane estetista in carriera

una cliente di Martina : prima e dopo il microblade
Nella foto, in alto: una cliente di Martina, prima e dopo il microblade

Abbiamo intervistato Martina Pezza. Giovane estetista classe 1997. Per capire come i giovani, al giorno d’oggi,  affrontano il mondo del lavoro. Quale mentalità, e come fare a soprassedere il mercato del lavoro che è in continuo cambiamento.

  • Buon giorno Martina. Attualmente stai lavorando?
  • Sì. Lavoro presso Sunmama. Un elegante un centro estetico situato a Milano in zona City life, ex zona Fiera.
  • Perché hai scelto di fare l’estetista?
  • Da piccola la zia Carmela giocava con me truccandomi e pettinandomi… e così è nata la passione.
  • Il tuo iter scolastico? Che corsi hai frequentato?
  • Mi sono diplomata in estetica e studio ancora facendo dei corsi di aggiornamento.
  • Come hai fatto a trovare lavoro? Come sai, oggigiorno, il trovar lavoro è pressoché un miraggio…
  • Il lavoro ha trovato me. Mi spiego meglio. Lavoro già da qualche anno. Il programma scolastico prevedeva un periodo di tirocinio presso un centro estetico. Il cosiddetto stage. Chiaramente quando vai presso i centri estetici sei l’ultima arrivata e ti mettono a fare il lavoro più faticoso, massaggi per l’appunto. I clienti fatto il primo massaggio chiedevano un successivo appuntamento con la specifica che al prossimo appuntamento dovevo essere io a far loro il massaggio. Questo perché sono molto brava. E, non è presunzione. Io in quello che faccio ci credo e ci metto tutta me stessa.
  • Cosa è accaduto poi?
  • La titolare a quel punto mi chiedeva di fare degli extra. I famosi straordinari.
  • Quindi conciliavi lavoro e studio? Alquanto, faticoso…
  • Quando fai un lavoro che adori la fatica la senti meno.
  • Che difficolta hai incontrato nel tuo percorso?
  • Oltre che fare massaggi mi chiedevano di vendere anche dei prodotti molti costosi. Ho frequentato uno dei corsi di vendita tenuti da mio zio. Esperto di tecniche di vendita. Questo mi ha avvantaggiato parecchio  rispetto alle mie colleghe le quali incominciavano a vedere l’apprendista come una vera professionista.
  • Lavori sempre nello stesso centro?
  • Ho cambiato perché le colleghe erano diventate invidiose e non facevano gioco di squadra. Un giorno un cliente mi disse di avere un centro benessere. Proprio vicino a dove stavo lavorando. E, inoltre, mi confida che aveva perso alcuni clienti per merito del mio tocco magico. Lui stesso veniva a fare i massaggi da me, con l’intento di assumermi nel suo centro, e ci siamo accordati.
  • Come ti trovi ora?
  • Qui sto molto bene. Il titolare ha investito tanto su di me. Gli devo molto. Ho già frequentato dei corsi, alcuni per uso di tecnologie. Il corso piu’ bello è stato il microblade, tatuaggio per compensare il sopracciglio.  Il lavoro manuale artistico mi appassiona troppo ed è quello che fa la differenza. L’estetista è un piccolo artigiano del corpo. Un artista. I miei clienti mi celebrano a più non posso. Con complimenti su complimenti.
  • Martina, ti vedo un po’ esuberante. È così?
  • Per me essere bravi è un punto d’inizio. Appena ho sentore che c’è un corso per migliorare le mie capacità mi precipito. Io voglio il massimo per i miei clienti. Per me stessa. E, per il mio centro.
  • Hai un consiglio da dare ai giovani che si affacciano adesso al mondo del lavoro?
  • Naturalmente. La mattina svegliatevi con una passione e la vostra vita diventerà interessante. Ricordatevi, altresì,  di puntare la sveglia. Poi, secondo me, la fortuna non esiste. Ma, esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.

Claudio Barattucci

 

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