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Karate: new entry alle Olimpiadi Tokyo 2020

Olimpiadi Tokyo 2020. Sono Olimpiadi da ricordare, se non altro per quanto si sono fatte attendere. Ma anche per un debutto che resterà nella storia. Per la prima volta in assoluto, il karate entra a far parte delle discipline olimpiche, a fianco di judo e taekwondo.

Nella foto, in alto: la divisa di un karateka. Il karate-gi

Un’arte marziale nobile, apprezzata in tutto il mondo. In particolare, in Giappone. Sempre più rivalutata proprio per i suoi aspetti educativi e i valori che veicola.

I benefici psicofisici che derivano dalla sua pratica, infatti, sono notevoli: equilibrio, autostima, rispetto e confronto con gli altri. Doti personali e di relazione fondamentali per i più piccoli, importanti per tutti.

Il rapporto tra karate e Giochi Olimpici è annoso e tormentato. Già nel 2005 aveva ottenuto la maggioranza dei voti della commissione preposta alla selezione degli sport in ingresso. La maggioranza, ma non la quota necessaria del 66%. Stesso scenario per gli appuntamenti successivi.

Nella foto, in alto: il simbolo delle Olimpiadi

Per Tokyo l’opportunità è stata unica. Una maggiore apertura all’ingresso di nuovi sport è stata dirimente. Così, il karate è finalmente entrato ai Giochi, insieme a surf, arrampicata, skateboard, bmx freestyle e basket tre contro tre.

Purtroppo il karate non è stato confermato per le future Olimpiadi Parigi 2024. L’auspicio è che colga quest’occasione per brillare davanti agli occhi del mondo.

Peter Paul Huayta Robles

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