L’appuntamento di questo Natale a Palazzo Marino è stato con l’Annunciazione di Filippino Lippi, allievo del Botticelli. Non si tratta di un unico dipinto ma, di due tondi, uno raffigurante l’Angelo Annunziante e l’altro l’Annunziata. Sono stati realizzati tra il 1483 e il 1484 e successivamente dotati di due splendidi cornici lignee intagliate, dipinte e dorate, che imitano una corona con foglie di quercia e alloro, ghiande e frutti dorati legati da un nastro, probabilmente opera di Antonio da Colle. Lippi aveva 26 anni quando gli venne commissionato il dipinto per ornare il Municipio di San Gimignano, la richiesta venne da parte dei Priori e Capitani di parte Guelfa. Questa raffigurazione era molto cara alla città di San Gimignano dove, come a Firenze, il 25 marzo, giorno dell’Annunciata coincideva con l’inizio del nuovo anno. I due quadri, seppur divisi sono comunque in continuità, lo si può notare dallo scalino del pavimento; l’Angelo, che è inginocchiato su un pavimento in prospettiva centrale, ha una raffigurazione più chiusa rispetto a quello dell’Annunziata che è più luminoso grazie alla luce riflessa in diagonale e più aperto sul paesaggio esterno. Per la prima volta l’opera ha lasciato San Gimignano nella sua completezza, l’unica volta che è stata data in prestito per una mostra su Botticelli e il suo tempo a Tokio era stata “prestata” senza cornici.
Tiziana Gatti