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Nella foto, in alto: una classica frase Zen
La filosofia Zen, con le sue radici profonde nel Buddismo, emerita dalla grande saga spirituale dell’Estremo Oriente, continua a incantare e affascinare menti e cuori dell’Occidente moderno. Conosciuto per la sua semplicità e profondità, lo Zen invita a viaggiare non solo attraverso la conoscenza intellettuale, ma, soprattutto, verso la consapevolezza intuitiva e pratica della realtà.
Nella foto, in alto: pietre in Zen
Lo Zen è una scuola del Buddismo Mahayana che fiorì in Cina come Chán e si diffonde successivamente in Giappone, dove prende il nome che conosciamo oggi. La sua essenza si basa sull’insegnamento del Buddha, ma differisce in quanto enfatizza l’esperienza diretta della verità, piuttosto che la comprensione teologica o filosofica. Fondato su una trasmissione diretta fuori dai testi sacri, lo Zen si tramanda di maestro in discepolo, catturando l’essenza della saggezza attraverso il legame vivo tra generazioni. Al centro della pratica Zen vi è il Satori, l’illuminazione improvvisa e intuitiva, una rivelazione che guida verso la percezione diretta della vera natura delle cose. Non è un concetto che può essere afferrato attraverso lo studio o la logica, bensì una realizzazione del cuore e della mente attraverso la pratica meditativa.
Nella foto, in alto: ancora delle pietre in Zen
Il concetto di “Vuoto” (conosciuto come “Sunyata” in sanscrito) è altrettanto centrale nello Zen. Lungi dall’essere un nulla, il Vuoto rappresenta la potenzialità infinita. In questo stato, si abbandonano le dualità per riconoscere l’interdipendenza di tutte le cose. La meditazione Zen dichiara che la
Nella foto, in alto: un giardino zen
liberazione si trova nell’abbracciare l’attimo presente, superando l’illusione di separazione tra l’individuo e il mondo. Due pratiche essenziali nella filosofia Zen sono lo Zazen, la meditazione seduta, e i Koan, i paradossi o racconti enigmatici utilizzati per stimolare l’intuizione. Lo Zazen non è solo una tecnica di meditazione ma una forma di vivere, dove la postura, il respiro e la mente si fondono in un’unità. Durante lo Zazen, i praticanti cercano di lasciare andare pensieri e distrazioni per immergersi nel qui e ora.
I Koan, d’altro canto, sfidano la mente logica e invitano a trascendere la razionalità. Un famoso esempio di Koan è “Qual è il suono di una mano sola che applaude?”. Queste domande aprono la porta a intuizioni oltre l’intelletto, guidando verso il risveglio della liberazione. La filosofia Zen ha avuto un impatto profondo su arti come la calligrafia, la cerimonia del tè, e l’architettura, attraverso la promozione di una bellezza semplice e naturale. Il suo approccio minimalista e l’enfasi sull’attenzione piena influenzano anche moderni sistemi di pensiero e pratiche come il mindfulness, adottate da molti per gestire lo stress e migliorare il benessere. In un mondo spesso dominato dal frastuono e dall’eccesso, lo Zen si offre come un rifugio di pace e chiarezza. Propone un ritorno all’essenziale, una ricerca di autenticità nella complessità della vita quotidiana.
La filosofia Zen, con la sua enfasi sulla semplicità, sul silenzio e sulla consapevolezza immediata di ciò che è, continua ad essere una guida preziosa in un’epoca di trasformazioni rapide e continue. Ci invita a risvegliare i nostri sensi alla meraviglia della vita così com’è, insegnandoci l’arte di essere semplicemente presenti.
Tiziana Giglioli