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Le Repubbliche marinare. Quante e quali furono davvero

Le Repubbliche marinare, potenti padrone del mare che nel Medioevo imposero la propria supremazia in ambito commerciale e navale. Tutti ne abbiamo sentito parlare e le abbiamo studiate sui libri di scuola. Ma quante furono davvero?

Solitamente vengono associati a queste signore dei mari i nomi di quattro celebri città: Venezia, Genova, Pisa e Amalfi. Eppure altre quattro città portuali ebbero l’onore di rientrare nel novero delle prestigiose Repubbliche marinare. Vediamo quali:

  • Gaeta: signora del Tirreno, insieme ad Amalfi fu partner commerciale privilegiata di Costantinopoli. Sorse nel IX secolo e cadde nelle mani dei Normanni nell’XI secolo. Perso il suo status di repubblica, si trasformò in ducato.
  • Ancona: prestigioso porto dell’Adriatico, fiorì nell’XI secolo. Dopo la caduta di Amalfi e Gaeta, divenne la principale socia in affari  dell’Impero Bizantino. Nel XVI secolo cadde sotto l’influenza dello Stato Pontificio.
  • Noli: posta all’estremità occidentale del golfo di Genova, divenne un importante cantiere navale, nonché il porto da cui salpavano le navi dei Crociati dirette in Terrasanta. Al principio del XIII secolo divenne protettorato della più potente Genova, ma riuscì a conservare un significativo livello di autonomia. 
  • Ragusa: nota anche come Repubblica di San Biagio, fu Repubblica marinara dal X secolo al 1808. Sita in Dalmazia, diede vita insieme ad Ancona a una via commerciale per l’Oriente alternativa a quella di Venezia.
Nella foto, in alto: antica carta nautica

Otto città posizionate in luoghi strategici diversi, con evoluzioni differenti, ma tutte accomunate da una potente flotta marittima, rapporti commerciali d’eccellenza e il controllo delle principali rotte marittime. Non tutte queste Repubbliche hanno avuto la medesima fortuna dei secoli. Tuttavia, il fatto che la fama di alcune è stata oscurata dalle più potenti compagne non cancella il loro prestigio dalla storia.

Peter Paul Huayta Robles

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