Dopo anni di Economia Lineare, dalla nascita alla morte del prodotto, come ultimo risultato abbiamo terra e mari contaminati da rifiuti ed emissioni di gas che hanno cambiato le condizioni climatiche; si è posta quindi la necessità di trovare un modello di sviluppo alternativo a questa economia di inquinamento promuovendo il riciclo, le energie e fonti rinnovabili. Anni di ricerche hanno portato alla nascita di questa Economia Circolare che riduce ed elimina lo scarto, “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati a essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”. I principi su cui si fonda l’Economia Circolare sono tre: riscoprire la materia scartata come fonte di materia imparando dalla natura che nulla spreca, tutto viene riutilizzato; non accumulare e scartare senza aver usato o usato poco ma, promuovere la condivisione con altri consumatori; fermare la morte prematura della materia cioè, non eliminare un oggetto solo perché una parte di esso non è funzionante ma riparare e riutilizzare uscendo dagli standard delle mode. Un ottimo esempio di economia circolare è stato Expo Milano 2015 che ha vinto la sfida di sostenibilità. Oltre al riciclo “casalingo” di carta, vetro, plastica e umido, ci sono dei veri e propri centri del riciclo dove degli artigiani creano oggetti nuovi da materiali scartati, fattorie dove l’energia viene prodotta dagli escrementi animali. Quella che viene definita la Signora dell’Economia Circolare è Ellen MacArthur, quarantenne inglese a capo di una fondazione che cerca di promuovere e velocizzare il passaggio dall’economia lineare a quella circolare con l’aiuto anche di altre grosse aziende a livello mondiale. L’idea del niente viene buttato ma tutto recuperato le venne durante una delle sue più lunghe navigazioni in mare, il secondo giro del mondo. La sua esperienza le ha insegnato che niente è duraturo, le scorte finiscono e bisogna trovare delle alternative per poter continuare, l’Economia Circolare non produce scarti o rifiuti ma risorse da reimpiegare riduce i costi di estrazione produzione e smaltimento facendo risparmiare soldi. Per un mondo più pulito.
Tiziana Gatti