Questa storia dovrebbe raccontarvela Piero Angela e venire pubblicata assieme ai documentari del National Geografic. Perché racconta di uno degli inspiegabili miracoli della natura. Piccolino. Poco appariscente. A vederlo per strada non ti volteresti a guardarlo due volte, e tutto sommato non gli daresti due lire. Un bel viso dai lineamenti regolari, ma sicuramente non un “bellone” di Hollywood. Uno qualunque. Uno tra i tanti. Chiude la bottega, prende la borsa ed esce. Lo vediamo arrivare con aria umile, dimessa. Se non lo conosciamo, nemmeno ci facciamo caso. Poi avviene il miracolo. Non è che si spogli e si cambi. Abbiamo l’impressione di vedere la crisalide uscire dal bozzolo, spiegare le ali e diventare farfalla. Ora ha l’orgoglio negli occhi. Nelle movenze, ha la sicurezza dei Grandi. Già da qui percepiamo l’impossibile: ma è la stessa persona di prima? No, non può essere vero! La farfalla sale sul ring, allarga le ali e vola. Elettricità pura. Abbiamo la pelle d’oca soltanto a ripensarci. È inesauribile, inarrestabile, velocissimo, un concentrato di furia e potenza. Una scheggia impazzita di tecnica, abilità e dinamismo. In meno di un minuto tira fuori una sequenza di mosse che non si vedono in un’intera stagione in WWE. Dropkick, dropkick, arm drag, arm drag, hurricanrana, enziguiri kick, splash, splash… Ma da dove lo piglia, tutto quel fiato? Ma quanta forza possiede? Siamo sicuri che sia lo stesso di prima, quello coi sandalini e gli occhiali spessi? Se stiamo dormendo, non svegliateci. Se siamo svegli, non lasciate che ci addormentiamo. Ogni volta che quest’uomo sale tra le corde è un miracolo. La cosa più bella che abbiamo mai visto su un ring. Ma le farfalle, si sa, vivono poco. Giusto il tempo di un match. Qualche volta due, se vi va bene. Poi la farfalla ripiega le ali. Si toglie il costume, si rimette gli occhiali da miope e gli abiti “civili”. Sono le due del mattino e nemmeno ha cenato. Domattina riaprirà la bottega stropicciandosi gli occhi dal sonno. Stiamo parlando di Giacomo Giglio. The Greatest.
Non accontentatevi mai di quello che vedete sul ring. Se non vi renderete conto di cosa avvenga prima e dopo uno show, non capirete mai l’incredibile bellezza del wrestling.
Erika Corvo