Quando si parla di Valtellina solitamente il pensiero va al cibo, ai vini, al paesaggio che muta col cambiare delle stagioni….. alzi la mano chi, quando si parla della Valle pensa anche allo sport, voi mi direte, moltissimi, chi non è mai stato a sciare sulle piste della Valmalenco, Bormio, Livigno per citarne alcune? La Valtellina però non è solo sport invernali ma, ha dato campioni in tutte le discipline sportive, il Coni ogni anno consegna dei riconoscimenti e la Valtellina ne ha ricevuti molti per i risultati conseguiti a livello italiano, europeo e mondiale, nel ciclismo e nella ginnastica, nelle arti marziali e nel calcio, nel nuoto e nel pattinaggio, volley e basket. Questa valle regala emozioni anche lungo il corso del fiume Adda per chi pratica il rafting, la canoa e l’Hydrospeed, sport d’acqua viva che portano ad un contatto emozionante con la natura. Nel 2016 il Rally l’ha fatta da padrone con il 60°di COPPA VALTELLINA Ripercorriamo la storia di questa Coppa; siamo nel 1954, l’allora presidente dell’Automobil Club Sondrio per merito del presidente della Commissione sportiva, decide di organizzare la prima edizione della corsa di regolarità denominata “Coppa Valtellina”, era il 18 luglio 1954, vinta da Vittorio Simonazzi con la Lancia Appia, da quell’anno fino al 1974 le competizioni rellistiche si svolgevano con la formula della regolarità; le gare erano decise dalla resistenza della macchina e non dalla velocità che dava il pilota, la media era dei 40/50 all’ora. Negli anni sessanta si parla di classifica femminile, c’era un vincitore assoluto e i vincitori di classe; dalla metà degli anni sessanta tutto cambia, migliorano le prestazioni delle auto e migliorano le strade; ciò che invece non è cambiato nel tempo è la tabella di marcia che viene consegnata agli equipaggi alla partenza, il distacco di un minuto tra un auto e l’altra, la tassa di iscrizione che allora era di 1.000 Lire oggi diremmo una cifra ben diversa! Alla sua 21° edizione diventa rally sprint, siamo nel 1975 e si disputa quasi tutta di notte, 310 km e 4 prove speciali, l’anno successivo vale per il trofeo Rallies Nazionali, aumentano gradatamente anche il numero di equipaggi, le prove sempre più interessanti e difficili, le macchine sempre più prestanti. Se facciamo bene i conti ci accorgiamo che non tutti gli anni è stata disputata, ha visto equipaggi consolidati negli anni, equipaggi nati da passioni familiari, fratello e sorella, padri e figli, marito e moglie, le prove sono cambiate così come i palchi di partenza e arrivo, a volte si torna sui vecchi percorsi ma, quello che non cambia è l’attesa di sentire quei motori “cantare” per la valle, l’impegno di chi organizza e di chi ce la mette tutta per arrivare fino in fondo.
Tiziana Gatti