E’ stata inaugurata il 16/9/2021 al Mudec, Museo delle culture a Milano, la Mostra della collezione permanente, completamente rinnovata. L’esposizione al pubblico si presenta con oggetti e opere inedite anche da altre raccolte della citta’. Fin dall’ inizio del percorso espositivo si puo’ osservare come grandi processi di globalizzazione hanno profondamente cambiato la nostra societa’. E’ stata selezionata una serie di circa 510 oggetti, sono state affrontate dinamiche storiche, colonialismo, ricadute sullo sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente, l’emergenza del capitalismo. Nella Sala 1, l’esposizione si rivolge al’impero spagnolo, principale potenza del tempo, si ammirano armi e strumenti musicali, un corno in avorio, straordinari ritratti.
Con la conquista dell’America arrivano grandi quantita’ d’argento destinate ad essere lavorate come monete, armi, etc. Si possono osservare parata di argenti e ori precolombiani, e settanta esemplari della prima moneta internazionale. Nella Sala 2, l’Asia diventa protagonista del commercio mondiale, tra il quattrocento e settecento. Aumenta la richiesta dei prodotti manifatturieri, in particolare dall’impero cinese, presenti innumerevoli porcellane, smalti di produzione imperiale. Alcune concessioni e restaurate dal Castello Sforzesco. Nella Sala 3, il visitatore osservera’ la spartizione dell’Africa, gli oggetti esposti mostrano lo scontro di storie religiose, di guerre e dominazione coloniale, anche dal carattere violento. In mostra maschere, crocifissi, manifesti pubblicitari.
La Sala 4, rappresenta una galleria di flussi migratori, che coinvolge la mostra Milano, interviste e fotografie, con particolare riguardo alla tematica delle spose bambine. La Sala 5, ultima sala, e’ concentrata sulla nostra Milano contemporanea, globale e dedicata alle nuove generazioni con la loro creativita’, workshop, videomaker e discussioni con artisti e influencer.Tra le opere presenti, spicca il videoclip della canzone Foreplay di David Blank, afroamericano e di una importanza e contenuto politico importante. Una mostra da non perdere!
Giovanna Lombardo