Il Coronavirus detta legge anche se ha smarrito, per ora, un po’ della sua forza. Della sua possanza. E’ dittatura sanitaria! In Italia, siamo quasi sotto sequestro. Vacanze natalizie protette con rigorose misure di sicurezza. Come in guerra. Lo schieramento delle forze sarà massivo. Saranno sparpagliati in campo oltre settantamila agenti. Con la supervisione di droni qua e là. Ci saranno controlli dopo controlli. Il ministro dell’Interno, questa volta, non ha risparmiato sulle sue risorse. Tutto ciò per evitare che il virus ritorni in Italia più forte di prima. Più prepotente! Nella speranza di scongiurare una famigerata terza ondata. Come spera, d’altronde, la ministra Luciana Lamorgese. Presidiati, oltremodo, aeroporti, stazioni e autostrade. Ispezioni anche alle frontiere. Ma gli italiani sembrano fare “orecchie da mercante”. Come se nulla fosse, infatti, un boom di prenotazioni si fa sentire. Svetta. Specialmente, per treni e bus. Tutte orientate nel Mezzogiorno. Il popolo italiano pare muoversi lo stesso. E, non badare per nulla alle raccomandazioni dei preposti. Conte non ha fiducia in noi. Non si fida dei suoi connazionali. Oppure, teme una sollevazione di massa? Ecco spiegati i settantamila uomini sguinzagliati per controllare se davvero con l’automobile colma di pacchi regalo andiamo davvero dai nostri genitori, o dai nostri nonni, o chissà dove…
È una situazione che ha del surreale. Oltretutto, settantamila uomini hanno un elevatissimo costo per le casse dello Stato! Situazione tragica e al tempo stesso ridicola. Il periodo natalizio (21 dicembre 2020/6 gennaio 2021) perciò, come abbiamo già detto, resta blindato dall’ultimo Dpcm del presidente del consiglio. Le sanzioni per i “disobbedienti” saranno veramente salate. Le multe che scatteranno per chi violerà i divieti andranno dai 400 ai 1.000 euro. Come andrà a finire tutto ciò. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza!
Giuliano Regiroli