Speciale by
Massimo A. Alberizzi
Colpito un paio d’anni fa da un ictus dal quale non si era mai più ripreso è morto a Niamey, capitale del Niger, Mamane Abou, il giornalista che aveva rivoluzionato la stampa e l’editoria nel suo Paese. Pur essendo membro del partito al potere dalle pagine del suo giornale Le Républicain non disdegnava pesanti critiche al governo e all’establishment, accusato di corruzione e distrazione di fondi pubblici.
Di nazionalità tuareg attaccava spesso la sua tribù che accusava di perpetrare ancora la vecchia e disumana pratica ancestrale dello schiavismo.
In questa veste mi ha aiutato molto, quando ho visitato il Niger i villaggi sahariani alla ricerca di uno schiavo o di una schiava da comprare e liberare. Mi aveva procurato i contatti per entrare al mercato clandestino dei dannati a Tchintabaraden, un villaggio del Niger centrale.
Gli articoli che ho scritto allora li ripubblichiamo di nuovo qui e li dedico al mio amico Maman Abou, a ricordo della sua lotta per l’emancipazione dei più poveri e diseredati.
Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com