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Niger. Una Nazione spesso sconosciuta. Oltre che dimenticata, o confusa con la propinqua Nigeria.

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Niger. Uno Stato un po’ ignorato. Un po’ confuso. Un po’ dimenticato.  Spesso parlando di Niger la gente pensa di discutere di Nigeria. Non di rado succede: “Il Niger? Ah sì, la Nigeria!”. “No, il Niger”, ribadisce qualcuno, più “up to date”. La Nigeria è un altro Stato!”. Non capita solo con gente ignorante, come si suol dire. Ma anche con gente che si dovrebbe dire “colta”. Acculturata. Diplomata, laureata. Magari, con “summa cum laude”. A volte, addirittura “masterizzata”.                    Cerchiamo di capire come mai… Forse, il nome un po’ simile? Forse, proprio l’ignoranza tout court?    Facciamo lumi.                    Cominciamo con il povero (in tutti i sensi) e spesso ignorato Niger… Il Niger è uno Stato appartenente alla regione sahariana che non è bagnato dal mare. Si trova in Africa occidentale. Confina, a nord, con l’Algeria e la Libia. A est, con il Ciad. A sud, con la Nigeria e il Benin. E, a ovest, con il Burkina Faso e il Mali. Deve il suo nome al fiume Niger che l’attraversa.

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Nella foto, in alto: Niamey. Capitale del Niger

La capitale è Niamey, Gli abitanti si chiamano nigerini. Il Niger è uno degli Stati più poveri del mondo. Le sue condizioni ambientali? Parecchio avverse, decretano la sua depressione economica. Il Paese è segregato all’interno del Continente. Non ha sbocchi di nessun tipo. Come già detto, nemmeno al mare. È un territorio composto, prevalentemente, da aree desertiche.                              Da fare assai attenzione: il Niger è un Paese ad alto rischio di terrorismo. Dopo gli attacchi e le rimostranze portate avanti il 18 gennaio del 2015 che hanno causato la devastazione di sette chiese e dieci morti. I viaggi nel Paese sono fortemente sconsigliati. Cosicché il turismo è quasi inesistente.                              La Nigeria, invece?

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Ufficialmente, detta Repubblica Federale della Nigeria (in inglese, Federal Republic of Nigeria).  È un Paese dell’Africa centro-occidentale. Confina con il Benin, ad ovest. Il Ciad, a nord-est. Il Camerun ad est. Il Niger, a nord.  E a nord-ovest, invece, si affaccia sull’Oceano Atlantico nel Golfo di Guinea. Fa parte del Commonwealth delle Nazioni. L’attuale capitale è Abuja. I suoi abitanti si chiamano nigeriani (da non far confusione con i nigerini. Gli abitanti del Niger, per l’appunto). La Nigeria è la Stato più popoloso del continente ed è il settimo della Terra. Tuttavia, è tra le nazioni più ricche d’Africa. Eppure, la sua popolazione è tra le più indigenti del mondo.

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Nella foto, in alto: Abuja. Capitale della Nigeria

Altresì, è il Paese delle contraddizioni. Prima era l’India tra i Paesi più poveri del mondo. Ora l’infimo posto l’ha “guadagnato” la Nigeria. Perché la povertà è aumentata in Nigeria? La spiegazione può essere dovuta dal fatto che la popolazione nigeriana sta crescendo più frettolosamente ­­­­­ dell’economia. A metà del secolo la Nigeria avrà lo stesso numero di abitanti dell’Unione Europea. Superando gli States. Diventando la terza Nazione più affollata del mondo. Ancora. La sicurezza dello Stato è minacciata dall’esistenza di Boko Haram.

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Nella foto, in alto: Boko Haram

Un’organizzazione terroristica armata, di stampo religioso jihadista, diffusa soprattutto, a Nord. Autrice di molti rapimenti ai danni delle donne. E’ contro l’educazione occidentale. Per loro ritenuta sacrilega. Larga cautela, perciò, va predicata ai turisti. La Nigeria resta, comunque, un Paese che ha molto da offrire, in ogni caso. La tradizione, la musica, la cultura, gli abiti, la storia della gente e i luoghi meravigliosi che si possono trovare in questa porzione dell’Africa Occidentale. Se fatto con somma prudenza rimarrà un viaggio che resterà, di certo, per sempre nel cuore. Un viaggio indelebile. Pieno di sensazioni forti. Pieno di energia positiva. Pieno di fascino.                                    Concludendo? Il Niger e la Nigeria sono due Stati ben diversi. Completamente distinti. Ma, con un denominatore comune: una povertà incredibile. A dir poco, indicibile.

                                                                                                                                         Radouane Chegdal

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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